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Mercato via da piazza Travaglio, il sindacato: «Usiamo il centro di Ferrara»

Andrea Mainardi
Mercato via da piazza Travaglio, il sindacato: «Usiamo il centro di Ferrara»

Finotelli (Anva): «Replichiamo i venerdì, pronti a rinunce»

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Ferrara In questi mesi di incontri (e scontri) le ragioni degli operatori ambulanti sono state portate avanti da Anva Confesercenti, che a livello provinciale fa capo a Giovanni Finotelli.

L’associazione di categoria è pronta a mettere in campo proposte alternative rispetto allo spostamento del mercato del lunedì in zona Acquedotto: «La nostra proposta è quella di utilizzare il centro storico con le stesse modalità legate al mercato del venerdì. È un ulteriore utilizzo del centro, ce ne rendiamo conto, ma nel 2026 vi saranno lavori ovunque e dovremo venirci incontro. C’è anche un’opzione B legata al parcheggio di piazzale Kennedy, ma creerebbe disagi per i molti posteggi che verrebbero a mancare».

Gli ambulanti sono anche disposti a sacrificarsi: «Storicamente durante i lunedì il centro è molto poco frequentato. La presenza del mercato porterebbe invece vivacità e passaggio di persone i quali si tradurrebbero anche in una ricaduta positiva per le attività commerciali limitrofe. Se per alcuni lunedì il centro dovesse essere indisponibile, siamo disposti a rinunciare anche a giornate di lavoro. Ma meglio raccogliere “uno” nel cuore della città che “zero” all’Acquedotto».

Finotelli spiega: «È vero, non abbiamo per ora inoltrato proposte scritte all’amministrazione comunale ma l’argomento è stato oggetto di decine di incontri. In piazza XXIV Maggio il posteggio è particolarmente difficile nella zona dell’anello considerando che occorreranno almeno dieci metri di spazio per ogni operatore».

C’è anche il tema del “timeout” alle licenze per chi non aderisce: «Se da un lato preferiamo non commentare le tempistiche e come si è arrivati a questa situazione, dall’altro possiamo anche dare una minima chiave positiva. Normalmente, se vi è un’assenza ingiustificata dal posteggio per oltre un quarto delle giornate di mercato durante l’anno, la licenza viene annullata. In questo caso si tratterebbe solamente di una sospensione. Questo “congelamento” avrà appunto la durata di quest’anno di sperimentazione».

Il morale non è alto: «Gli operatori sono preoccupati e demoralizzati perché non siamo in grado così di programmare il lavoro. Coloro che saranno addirittura confinati in vie laterali saranno “rami secchi”».

«Speriamo che alla fine prevalga il buonsenso politico – conclude Finotelli – ma non abbiamo certezze nemmeno legate al rientro in piazza Travaglio tra un anno, tutto sarà da ricostruire. Siamo davvero vicini alla sparizione di un mercato storico».