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Dopo il maltempo

Campotto, agricoltori sul piede di guerra: «I nostri terreni di nuovo allagati»

Giorgio Carnaroli
Campotto, agricoltori sul piede di guerra: «I nostri terreni di nuovo allagati»

La delusione: «Inutile fare progetti su campi che valgono zero»

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Campotto Agricoltori nuovamente sul piede di guerra. Prima di Natale erano preoccupati per la mancanza delle paratoie nella chiavica denominata Brocchetti e quindi, se il torrente Idice fosse andato in piena e avesse superato il livello della coronellai terreni agricoli si sarebbero allagati. Invece, in zona Cesarini, le paratie sono state inserite facendo auspicando così sonni tranquilli. Purtroppo però non è andata così. Venerdì l’allagamento era poco più di una pozzanghera, un macero, ma ieri, quei terreni sono diventati una trentina di ettari allagati. Sono gli stessi che hanno subito gli allagamenti del 2023 e del 2024.

Questa volta però il problema non è la rottura di un argine o che le paratoie di una delle tre chiaviche non erano perfettamente funzionanti, il guaio è che la chiavica Accursi perde acqua, che le paratie rimesse nelle sue sedi dopo i lavori di manutenzione, non stagnano. «L’ondata di piena di questi giorni seppur alta – interviene Massimo Ricci, uno dei tre proprietari nuovamente allagati - non ha richiesto l’apertura delle chiaviche e noi proprietari eravamo tranquilli. E invece è risultato che proprio dall’Accursi trafilava l’acqua. Nonostante questa chiavica fosse lontana dai nostri terreni, ha iniziato a riempirsi l’apposita savenella (apposito canale artificiale; ndr), il cui argine è rotto dall’ultima alluvione. Si sono pertanto allagati i terreni nel comune di Molinella e attraverso il canale Tamarozzo. Io ed altri due proprietari, stamattina (ieri; ndr) ci siamo trovati nuovamente allagati. Mi ha chiamato Marco Aleotti (altro proprietario; ndr) avvisandomi dell’allagamento. E allora sono venuto qui all’Agrilocanda arrabbiato come non mai».

Massimo Ricci che conosce bene come si lavora nel mondo del privato in quanto è anche titolare della Zeus Electrostatic System Srl di Argenta, è molto arrabbiato. Anzi: davvero un fiume in piena. «Non riesco a capire come – attacca deciso –, nonostante i non pochi soldi pubblici spesi per i lavori di sistemazione dell’Accursi, una chiavica chiusa debba filtrare fuori terra acqua».

Giova ricordare che proprio il sindaco Andrea Baldini aveva annunciato da queste colonne che erano terminati i lavori alle chiaviche Cardinala e Accursi e si stavano completando a quella della Brocchetti. «Con la Brocchetti aperta eravamo preoccupati e Baldini ci ha chiamati rassicurandoci che comunque le paratoie erano state inserite ma senza il meccanismo per alzarle. E invece, da qualcosa che doveva essere a posto, riparato, ci stiamo allagando ancora. Il problema non è tant’acqua pari al 2023/2024 ma è un allagamento sul terreno argilloso in parte appena lavorato. Ci dobbiamo allagare ancora perché c’è una chiavica riparata ma che non funziona? Ma questi soldi pubblici sono spesi bene? Se i lavori non sono seguiti come si deve è inutile che noi (Ricci è proprietario dell’Agrilocanda, un’area che dopo gli allagamenti 2024 è chiusa da un argine modificato in altezza; ndr) facciamo progetti su dei terreni che valgono zero. Questo non è più accettabile». Un’altra conseguenza di queste “distrazioni” è l’aumento dei costi per gli agricoltori a causa dei lavori che dovranno essere fatti in primavera. «Dopo il settimo allagamento, l’argine della savenella dell’Accursi non è ancora stato aggiustato». 

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