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Dagli anni ’70 alla Palestina, la lotta di Arci Ferrara per pace e disarmo

Andrea Mainardi
Dagli anni ’70 alla Palestina, la lotta di Arci Ferrara per pace e disarmo

L’associazione parteciperà al presidio in piazza la mattina del 1º gennaio

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Ferrara Se si parla si associazionismo territoriale e del cosiddetto “terzo settore”, non si può non citare Arci tra i principali attori di questo ecosistema. Attualmente sono 75 i circoli affiliati presenti nella nostra provincia che, attraverso il loro presidio, svolgono un’importante funzione aggregativa e sociale. Tra i temi più cari ad Arci anche a livello nazionale ci sono senz’altro pace e disarmo. «Il 1º gennaio saremo anche noi in piazza», spiega il vicepresidente di Arci Ferrara Mattia Antico.

«Siamo stati – prosegue – tra i principali promotori di Rete Pace ed anche dal punto di vista nazionale aderiamo a queste iniziative sempre con grande partecipazione. Del resto sempre tramite la Rete siamo stati molto presenti anche nei mesi scorsi in tutte le manifestazioni a supporto della Palestina». Peraltro Arci, nata nel lontano 1957, storicamente ha sempre preso una posizione forte sui grandi temi sociali che hanno caratterizzato l’Italia degli anni ’70. Già in questo periodo poi l’associazione fu coinvolta in grandi mobilitazioni pacifiste a partire dalle proteste contro i cosiddetti “euromissili”. A proposito del “cessate il fuoco”, oggi Arci è attiva per quanto riguarda il supporto all’Ucraina nel fronteggiare l’aggressione russa tramite iniziative e raccolte fondi.

L’associazione inoltre ha attivamente partecipato anche ad un altro importante scenario come quello palestinese, aderendo alla Global Sumud Flotilla con una propria imbarcazione, la Karma. Il tutto sempre per cercare di promuovere i valori della nonviolenza pur in un contesto non facile come quello dell’associazionismo ferrarese. Anche su questo tema Antico spiega: «Il Terzo Settore è fondamentale e per poter svolgere appieno la sua funzione deve poter mantenerei propri spazi». Il nuovo anno infatti porterà tutti i proverbiali nodi al pettine per quanto riguarda il rapporto tra l’associazionismo ferrarese ed il Comune, soprattutto per quanto riguarda proprio i tanto agognati spazi di operatività. Il vicepresidente di Arci Ferrara conclude con un breve passaggio sul circolo Bolognesi di piazzetta S. Nicolò, che vede avvicinarsi la fine della proroga legata alla concessione della propria sede attuale: «Al momento non ci sono novità rilevanti. Il Bolognesi prosegue la propria programmazione mantenendo il ruolo di presidio che ha sempre avuto».

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