Bivacco al Ps pediatrico di Cona, Gianella (FdI): «Inaccettabile»
Il consigliere regionale Fausto Gianella (FdI): «Occupate le sedie per le gestanti»
Cona «Una situazione inaccettabile, che mette a rischio la salute delle donne in gravidanza e dei bambini». È quanto denuncia il consigliere regionale Fausto Gianella (Fratelli d’Italia) dopo quanto avvenuto nella notte tra sabato e domenica al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale di Cona. Secondo quanto segnalato, una persona senza fissa dimora avrebbe bivaccato sulle sedute destinate alle donne in attesa, occupando spazi pensati per un’utenza particolarmente fragile. Una circostanza che, secondo lo stesso Gianella, solleva una serie di gravi interrogativi sul piano della sicurezza e dell’igiene all’interno di una struttura sanitaria.
«Non è possibile – afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia – che in un pronto soccorso pediatrico ginecologico, luogo che dovrebbe garantire la massima tutela sanitaria, si verifichino situazioni di questo tipo. Parliamo di donne incinte e bambini, soggetti vulnerabili, che non possono essere esposti a questi rischi». Gianella sottolinea come non sia possibile sapere se la persona presente fosse o meno portatrice di malattie, evidenziando la necessità di maggiore controllo e prevenzione. «Non si tratta di criminalizzare nessuno – precisa l’esponente dell’opposizione nell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna – ma di garantire il rispetto delle regole e la sicurezza di chi accede a un servizio pubblico essenziale».
Alla luce dell’accaduto, Gianella annuncia la presentazione a stretto giro di posta di un’interrogazione in Regione, con la precisa finalità di chiedere chiarimenti, a chi di competenza, sulla gestione degli spazi ospedalieri e sulle misure di vigilanza attualmente in atto. L’obiettivo, spiega l’esponente di Fratelli d’Italia, è quello di ottenere «un’indagine approfondita sull’accaduto e interventi concreti affinché episodi simili non si ripetano». «Serve un’azione immediata – conclude il proprio intervento Gianella – per ristabilire decoro e sicurezza all’interno di reparti che dovrebbero esser più che controllati. La sicurezza fisica e sanitaria delle donne incinte, dei bambini, degli utenti e anche degli operatori sanitari non può passare in secondo piano».
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