Tutto pronto per il Cenone a Ferrara, ristoranti pieni ma anche l’asporto piace
Gli chef ferraresi pronti per il pienone di fine anno tra piatti della tradizione, rivisitazioni e novità
Ferrara Carne o pesce, il Cenone di Capodanno a Ferrara si avvicina al sold out, considerato che già da ieri tutti i ristoranti che abbiamo contattato risultavano al completo. Molti, specie i ritardatari, si orientano sull’asporto, ma anche in questo settore il tempo stringe e in molti casi le prenotazioni sono già chiuse. Chi invece non ha perso tempo e il 31 si recherà, ad esempio, a “Quel fantastico giovedì” di via Castelnuovo ha potuto scegliere se riservare un tavolo o ordinare il Cenone da consumare a casa. Gabriele Romagnoli, da tre anni chef del ristorante, viste le numerosissime richieste dell’asporto, ha deciso di aggiungerlo alla cena in ristorante. «Mi chiedono sia carne che pesce, ma sicuramente le preferenze vanno a quest’ultimo. Nel nostro menù ad esempio proponiamo canocchie gratinate, vapore di pesce con mazzancolle, scampi e calamari, il gambero rosso e la spigola per quanto riguarda i crudi; mediamente ogni piatto costa dai 16 ai 17 euro a cui poi noi aggiungiamo in omaggio lenticchie porta fortuna. Se si sceglie quello alla carne proponiamo cappelletti o passatelli al tartufo e la salamina da sugo, insomma i piatti della tradizione ferrarese da 14 – 15 euro l’uno».
Sempre a due passi dal Duomo, da “Cusina e Butega” Edoardo Occhiali e Mara Faggioli, non prendono più prenotazioni. «Abbiamo preparato il nostro menù a 95 euro – ci informano- Quello di carne, con un piatto di filetto alla Wellington speciale, fa parte della nostra tradizione completando il tutto con tante bollicine per il brindisi di mezzanotte, ma siamo al completo».
Se si vuole gustare la cucina della tradizione toscana bisogna andare da Portovino in via Ripagrande dove lo chef Edoardo Vannucci aiutato dalle figlie Serena e Andrea propone un menù prestabilito di carne a 90 euro, con un primo tipico di pici al cinghiale e l’immancabile bistecca fiorentina. Il locale rilevato recentemente è molto accogliente e particolarmente luminoso e forse qualche posto c’è ancora.
Ci spostiamo di poco nel centro storico e in via Terranuova troviamo “Cucina Bacilieri”, un locale che non conta tantissimi tavoli e dove lo chef Michele cura dunque i suoi clienti in modo particolare. «La mia cucina è di tradizione ma con rivisitazione in chiave moderna – ci spiega – perciò qui si possono gustare i cappelletti di anguilla o di coniglio con tartufo, la terrina d’anguilla e un pre dessert al sedano. Si mangia alla carta scegliendo carne o pesce e quindi non posso anticipare la spesa per i miei 30 clienti».
Lasciati i ristoranti del centro, dalla Trattoria L’Ortica in via Fabbri, ha registrato tantissime richieste per l’asporto (tutto esaurito per box da 45 euro e bottiglia in omaggio) mentre per il Cenone accoglierà 40 clienti. La titolare Tanja Barboni è affiancata dallo chef Riccardo Spadi e lo sous chef Stefano Rimessi con un menù che include crudi e crostacei.
A Villa Fulvia, infine , da Molo 89 ci sono Diego e Sara Zunelli specializzati solo sull’asporto, e a loro volta hanno fatto il pienone: «Tra le nostre proposte ci sono il crudo, un gran piatto di marinati, poi i cappellacci al baccalà mantecato e un’insalata di mare Santorini, oppure quella con seppie e polpo con olive dal sapore alla greca».
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