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Il dibattito

Pillola anticoncezionale: il Vaticano dice sì ma «con una scelta saggia»

Manuela Tulli
Pillola anticoncezionale: il Vaticano dice sì ma «con una scelta saggia»

Il congresso di teologi, guidati dalla Pontificia Accademia per la Vita, propone una nuova impostazione: esistono «condizioni e circostanze pratiche che renderebbero irresponsabile la scelta di generare»

08 agosto 2022
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CITTÀ DEL VATICANO.Torna in Vaticano il dibattito sulla pillola anticoncezionale. Sono passati oltre cinquant'anni dall'Enciclica di Paolo VI Humanae Vitae (1968) in cui si indicava ai cattolici che non potevano ricorrere agli anticoncezionali. Ora un congresso di teologi, guidati dalla Pontificia Accademia per la Vita, propone una nuova impostazione. E alle critiche che piovono sui social, da parte delle frange più tradizionaliste della Chiesa cattolica, oggi arriva una precisazione dall'Accademia guidata da monsignor Vincenzo Paglia.

I dettami della Humanae Vitae non hanno il carattere della "infallibilità", il dogma secondo il quale il Papa non può sbagliare quando parla 'ex cathedra', ossia come pastore della Chiesa. Papa Montini bandì di fatto la contraccezione, ammettendo solo i metodi naturali. Ma questo pronunciamento non avrebbe il carattere della infallibilità. La Pav al proposito ricorda: «Quando il teologo morale della Pontificia Università Lateranense, mons. Ferdinando Lambruschini, il 29 luglio 1968 ha presentato l'enciclica Humanae Vitae, in una conferenza stampa in Vaticano, ad una precisa domanda di un giornalista rispondeva, su mandato di Paolo VI, che l'enciclica non rientrava nei pronunciamenti infallibili».

L'insegnamento di Humanae Vita - ricorda la Pav - non è stato definito "infallibile" né da Paolo VI, autore del documento, né successivamente da Papa Giovanni Paolo II, che invece da arcivescovo di Cracovia aveva chiesto a Papa Montini di definire "infallibili" le indicazioni di Humanae Vitae sulla contraccezione.

I teologi, nel convegno della Pav dello scorso anno i cui atti sono stati pubblicati di recente, sostengono che ci sono «condizioni e circostanze pratiche che renderebbero irresponsabile la scelta di generare» e quindi una coppia di sposi può decidere di ricorrere, «con una scelta saggia», a tecniche contraccettive, «escludendo ovviamente quelle abortive», ma non quelle artificiali.

Sull'argomento è intervenuto qualche giorno fa Papa Francesco nella conferenza stampa sul volo di ritorno dal Canada: «Il dovere dei teologi è la ricerca, la riflessione teologica», «poi il magistero dirà sì, va bene, no, non va bene». «Una Chiesa che non sviluppa in senso ecclesiale il suo pensiero è una Chiesa che va indietro. E questo è il problema di oggi, di tanti che si dicono tradizionali. No, non sono tradizionali. Sono indietristi, vanno indietro», aveva sottolineato il Pontefice.