La Nuova Ferrara

Il raggiro

Truffa in un hotel: pagano la caparra ma la camera non c’è

Mirco Paganelli
Truffa in un hotel: pagano la caparra ma la camera non c’è

I soldi per la struttura di Rimini sono stati versati su conti esteri. I titolari non si trovano, imbarazzo tra i dipendenti. Anche un aretino tra i raggirati

08 agosto 2022
2 MINUTI DI LETTURA





RIMINI. Erano arrivati a Rimini convinti di avere trovato per il periodo di Ferragosto una soluzione vantaggiosa per il pernottamento. La caparra già versata. Ma all'arrivo si sono trovati una struttura sold-out. Altri pensavano di avere pagato per la pensione completa e invece si sono ritrovati la cucina chiusa. Una situazione, come raccontata anche dall'edizione locale de 'il Resto del Carlino', che va avanti oramai da alcune settimane. Su TripAdvisor ci sono decine e decine di recensioni a partire da luglio di quest'anno dal titolo "truffa" o "fregatura". Nel testo, il racconto dei malcapitati. L'antifona è sempre la stessa: avevamo versato la caparra, ma ci è stata annullata la prenotazione.

Di fronte all'hotel della frazione di Marebello, anche questa mattina c'era un via vai di clienti arrabbiati che dichiaravano di essere stati raggirati e truffati.

«Siamo venuti ora e non c'è nessuna stanza», ha raccontato una signora appena giunta con marito e nipote da Arezzo. Avevano prenotato fino a Ferragosto. «Non c'è nemmeno nessuno che spieghi». Dei proprietari dell'albergo non c'è traccia. I dipendenti, incolpevoli, hanno ammesso che questa storia va avanti da settimane. Sarebbero 500 le prenotazioni effettuate nonostante la disponibilità del due stelle di 40 posti. «200 euro» la caparra già versata dalla donna. Un altro signore, albanese, è arrivato il 6 agosto con la famiglia, aveva prenotato per dieci giorni versando un anticipo di «400 euro», ha spiegato.

«Sono arrivato qua e la camera non era disponibile. Ieri sera ho pagato 1.400 euro» e così gli è stata data una camera, «ma non c'è il mangiare». Sul profilo dell'hotel presentato su un portale online c'è scritto: «Il nostro ristorante vi accoglierà per cena fino a mezzanotte». Una fotografia ritrae un'abbondante colazione. Un'altra famiglia aveva prenotato «pensando di avere compreso l'all-inclusive, e invece non c'è niente di tutto questo. A volte manca il cibo e i clienti vengono mandati via per esubero».

Il padre afferma di avere versato la caparra su un conto "in Irlanda" come altri. Per questioni burocratiche, spiegano dall'Associazione Albergatori Rimini, l'hotel non è ancora stato chiuso, perché senza la Pec, e con i titolari residenti a Torino, il provvedimento non sarebbe ancora stato notificato. Dall'associazione fanno anche sapere che si tratterebbe di persone note, non nuove a episodi di questo tipo con altre strutture.