La Nuova Ferrara

Tecnologia

Addio ai vecchi cavetti: entro il 2024 saranno tutti uguali

dell'inviato Mattia Bernardo Bagnoli
Addio ai vecchi cavetti: entro il 2024 saranno tutti uguali

I caricabatteria inutilizzati e smaltiti generano circa 11.000 tonnellate di rifiuti elettronici all'anno

03 ottobre 2022
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STRASBURGO. Il Parlamento Europeo dovrebbe approvare domani in via definitiva la nuova legge che prevede una soluzione comune a livello Ue per la ricarica di telefoni cellulari, tablet e altri dispositivi elettronici (con lo standard USB-C). Poi toccherà al Consiglio compiere l'ultima formalità.

A quel punto la norma andrà sulla Gazzetta Ufficiale Ue e a partire dall'autunno del 2024 i consumatori europei potranno dire addio alla pletora di cavetti abbandonati dei cassetti a prendere polvere - una buona notizia sia per il portafoglio che per il pianeta. Inoltre, la direttiva sulle "apparecchiature radio" - concepita per la prima volta nel 2014 - armonizza ulteriormente la tecnologia di ricarica rapida, oltre a fornire ai consumatori informazioni chiare sulle caratteristiche di ricarica e consentire agli acquirenti di scegliere se acquistare i nuovi prodotti elettronici con o senza dispositivo di ricarica incluso. Questi nuovi obblighi consentiranno il riutilizzo di un maggior numero di caricabatteria e aiuteranno gli europei a risparmiare fino a 250 milioni di euro all'anno sull'acquisto di caricatori non necessari.

L'altro aspetto, come si diceva, è limitare la 'monnezza' digitale. I caricabatteria inutilizzati e smaltiti generano circa 11.000 tonnellate di rifiuti elettronici all'anno. Per limitare i danni, già nel 2009 la Commissione ha agevolato un primo accordo volontario tra gli operatori del settore che ha permesso di ridurre il numero di soluzioni di ricarica disponibili sul mercato da 30 a 3. Ora il salto in avanti decisivo, anche se ha suscitato qualche malumore dentro Big-Tech (così si "limita l'innovazione", è stato detto).

La direzione invece pare ormai tracciata. E l'impatto sarà notevole. Basta pensare, infatti, che nel 2020 sono stati venduti nell'Ue circa 420 milioni di telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici portatili: ogni europeo sarà toccato da queste nuove norme e potrà constatare, magari inconsapevolmente, il potere di regolamentazione dell'Unione Europea. "I consumatori europei hanno subito troppo a lungo il disagio di dover accumulare diversi caricabatteria incompatibili", ha decretato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione. L'Eurocamera, che spinge da 10 anni per una soluzione definitiva, concorda. «Sarà una giornata storica», dicono a Strasburgo.