La Nuova Ferrara

La scomparsa

Addio all’artista Ilario Tamassia: «Custode del più grande archivio privato dedicato a Maria Callas»

di Chiara Marchetti
Addio all’artista Ilario Tamassia: «Custode del più grande archivio privato dedicato a Maria Callas»

Arredatore visionario e collezionista raffinato, aveva 83 anni: giovedì 26 giugno i funerali

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MODENA. Si è spento a 83 anni, nella notte tra venerdì e sabato 21 giugno, Ilario Tamassia: arredatore visionario, collezionista raffinato, custode di memorie e sogni. Figura amatissima nel Modenese, Tamassia ha lasciato un’impronta profonda nel mondo dell’interior design, dell’arte e della cultura, trasformando ogni spazio in un racconto, ogni oggetto in poesia.

Chi era
Nel cuore della Bassa, colpita duramente dal terremoto del 2012, la sua storia ha smesso presto di parlare solo di macerie e distruzione. Proprio da quel disastro nacque il suo gesto più emblematico: la trasformazione di vasi, specchi e porcellane andati in frantumi in nuove opere d’arte. Il suo showroom “Artistic Tamassia”, prima a San Prospero e poi a Medolla, è stato molto più di un negozio: un laboratorio poetico, una galleria di emozioni. «Tutto deve rinascere, tutto deve essere come prima», ripeteva, e con mani pazienti ricomponeva i frammenti. Ma non era un semplice restauro: «Quei cocci li ho amati più di prima», diceva, perché portavano con sé l’anima di chi li aveva creati. Per lui, la casa era «uno scrigno dell’anima», e arredare significava ascoltare, interpretare, avvicinarsi alla persona prima che al cliente. In un’epoca segnata dal consumismo, Tamassia inseguiva l’unicità.

«Quella collezione dedicata a Maria Callas»

«L’uomo oggi è al servizio delle cose, non è più il contrario», ha spiegato in un’intervista rilasciata proprio al nostro giornale. La sua risposta era creare ambienti autentici, carichi di significato: luoghi in cui vivere, non solo abitare. Ma il suo talento non si è fermato solo all’arredamento. Tamassia, infatti, era un grande appassionato e rigoroso custode del più grande archivio privato dedicato a Maria Callas. Tutto nacque da un sogno avuto nel 1986: il soprano apparve nel suo showroom e da quel momento iniziò una sorprendente serie di coincidenze che lo portarono a entrare in contatto con la governante del marito della diva, Giovanni Battista Meneghini. Iniziò così la raccolta: lettere, abiti, fotografie, appunti autografi, disegni di Pasolini e Visconti, ma anche semplici oggetti quotidiani, come una scatola di forcine o un rossetto. La collezione è stata protagonista di importanti esposizioni internazionali: da Verona a Parigi, da Spoleto al Principato di Monaco, fino al documentario “Maria by Callas” di Tom Volf.
Il cordoglio
La sera prima della sua scomparsa, l’arredatore aveva ricevuto un riconoscimento speciale come sponsor storico di “Profilo Donna”. «È molto triste – le parole della giornalista e direttrice di Profilo Donna, Cristina Bicciocchi – la notizia della scomparsa di Ilario. L’abbiamo visto venerdì sera al Modena Golf Country Club. Se ne va così un grande personaggio: con il suo talento ha creato dal nulla un impero. Una persona che ha dedicato la sua vita al collezionismo, all’arte e alle persone care, al piacere di donare gioia e cose belle». Lo ricorda così Maria Carafoli, che ha collaborato con lui in occasione di Serate Estensi. «Era una persona molto disponibile e generosa, con la battuta sempre pronta. Amava l’arte e aveva un talento davvero notevole». «Tamassia è stato un imprenditore geniale. La sua azienda ha rappresentato per anni un punto di riferimento», chiosa il sindaco di Medolla Alberto Calciolari. I funerali si terranno giovedì 26 giugno dalle 9.30 partendo dalla casa funeraria Domus Mirandola verso la chiesa di Cavezzo.