La Nuova Ferrara

L’iniziativa

Inaugurato in Appennino il circuito dedicato a Marco Pantani

di Marco Bedini
Inaugurato in Appennino il circuito dedicato a Marco Pantani

A 40 anni dall’impresa alla Maranello-Montefiorino il campione del ciclismo italiano viene celebrato con questa intitolazione: il percorso di 72 chilometri si snoda tra Montefiorino e Frassinoro sulle montagne modenesi

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MONTEFIORINO. Tra le montagne modenesi, è stato inaugurato il circuito dedicato a Marco Pantani: non solo un percorso per gare ciclistiche, ma un omaggio autentico e sentito al “Pirata”, icona indimenticabile del ciclismo mondiale, il cui mito continua a ispirare gli appassionati delle due ruote e non solo. Pantani, indiscusso simbolo di determinazione e passione, un combattente indomabile, protagonista assoluto sulle salite più leggendarie della storia del ciclismo. Soprannominato “Il Pirata” per la caratteristica bandana e l’orecchino, è stato uno degli scalatori più celebri e amati di sempre, nonché uno degli sportivi italiani più apprezzati.

40 anni dopo
Proprio sulle strade dove per la prima volta si è messo in luce, gli è stato intitolato questo circuito, promosso dal comitato ciclistico Uisp di Modena con il sostegno delle amministrazioni comunali di Montefiorino e Frassinoro, delle Pro Loco e della polisportiva Montefiorino. Era il 4 agosto 1985 quando un ragazzo di quindici anni, iscritto alla Maranello-Montefiorino con il gruppo sportivo Fausto Coppi di Cesenatico, appena vide la strada salire decise di staccare tutti gli altri partecipanti, tagliando da solo il traguardo e suscitando subito impressione nell’ambiente ciclistico. Da quel giorno iniziò una scalata inarrestabile, culminata con la storica impresa di conquistare Giro d’Italia e Tour de France nello stesso anno, il 1998, impresa riuscita solo ai più grandi campioni. A quarant’anni da quella prima impresa giovanile, Pantani viene celebrato con l’intitolazione di un circuito permanente che ripercorre gran parte di quella gara simbolica.

Una giornata speciale
Un centinaio di ciclisti hanno partecipato al raduno inaugurale: alcuni si sono sfidati sul tracciato completo di 74 chilometri e quasi 1200 metri di dislivello, altri hanno optato per un percorso più breve di circa 50 chilometri.
Durante il percorso è stato inoltre ricordato un altro grande corridore, Nello Trogi, originario di Piandelagotti, che l’8 maggio 1937 vinse la prima tappa del 25esimo Giro d’Italia, la Milano-Torino, diventando il primo modenese ad aggiudicarsi una tappa e a indossare la maglia rosa, anche se solo per un giorno. In sua memoria, in località “La Raggia” nel comune di Frassinoro, è stato inaugurato un cippo che rappresenta il gran premio “Cima Trogi”.
Il percorso prende il via dagli 800 metri di altitudine di Montefiorino, dove la strada sale subito verso il territorio di Frassinoro; superato il santuario della Madonna di Riccovolto si raggiunge la località La Raggia, dove si è svolta la cerimonia per l’inaugurazione del cippo dedicato a Trogi. In questa occasione, il sindaco Elio Pierazzi ha voluto ricordare il ciclista originario di Piandelagotti con parole sentite e di grande stima. È intervenuto anche Ferdinando Lunardi, memoria storica di Trogi, che ne ha ricordato la carriera conclusa tragicamente durante la Seconda guerra mondiale.

I dettagli del circuito
Il percorso prosegue svoltando a sinistra quando si incrocia con la Giardini, la strada scende attraversando i borghi di Riccovolto, Cargedolo, Spervara e Sassatella fino al bivio per Casola. Da qui la strada torna a salire, fino a La Verna dove si rientra sulla Provinciale 32 per un secondo giro. Infine, al secondo passaggio dal bivio per Casola di Montefiorino, si passa oltre continuando sulla via Giardini per rientrare a Montefiorino e tagliare il traguardo dopo aver percorso circa 74 chilometri. A fare da cornice, lungo l’intero percorso, domina la vetta del monte Cimone (2165 metri), la più alta di tutto l’Appennino settentrionale, quasi a vegliare sui ciclisti che si cimentano sulle strade di grandi imprese. In piazza Fontana, dopo gli interventi delle autorità, lo scultore Gianclaudio Cervetti ha inaugurato la sua opera dedicata al Pirata. A seguire, si sono svolte le premiazioni delle otto società partecipanti, ognuna delle quali ha ricevuto una miniatura della scultura appena svelata.
La giornata in omaggio al mito del “Pirata” Pantani si è conclusa in modo conviviale, con un ricco pasta-party che ha suggellato l’atmosfera di festa e condivisione. 

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