Gigetto, dopo i lavori alla ferrovia si aspettano 4 minuti alla sbarra del passaggio a livello
Aumentano i tempi di attesa per il passaggio del treno sulla linea Modena-Sassuolo dopo l’introduzione del sistema Scmt, Fratelli d’Italia al Comune: «Fare chiarezza»
MODENA. Con l’introduzione del sistema Scmt sulla ferrovia Modena-Sassuolo salgono a 4 minuti i tempi medi di attesa al passaggio a livello per gli automobilisti. E questo vale anche per quello in via Fratelli Rosselli. Si frena, ci si accoda, si conta fino a 240, si “saluta Gigetto” e poi si riparte con la propria auto. Anche nelle ore più trafficate.
La novità che allunga i tempi
In questo primo periodo, successivo ai lavori appena terminati, i tempi potranno anche essere più lunghi. Poi, fatte le relative valutazioni in base al traffico e agli orari dopo un primo assestamento, le tempistiche potrebbero cambiare e scendere. È la conseguenza dell’introduzione dell’Scmt (Sistema controllo marcia treno) un dispositivo di sicurezza «obbligatorio in ottemperanza alla legislazione europea, assicura un maggiore standard di sicurezza della circolazione ferroviaria» fanno sapere da Fer. Le ripercussioni sul traffico non sono una sorpresa recente.
Previsto nei piani del Comune
Nel Pums, infatti, il Piano urbano di mobilità sostenibile, pubblicato sul sito del Comune vi è un chiaro riferimento al «consistente allungamento dei tempi di abbassamento delle sbarre ai 8 passaggi a livello con riverberi rilevanti sui collegamenti veicolari e ciclopedonali dell’area urbana a Sud della linea». Sulla vicenda ha mosso un duro attacco Elisa Rossini, vice capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale: «L’assessore Irene Priolo evidentemente non conosce le conseguenze dell’installazione dei sistemi di controllo marcia treno sul traffico cittadino. Descrivere i lavori sulla linea ferroviaria in corso di realizzazione come opere che rafforzano le infrastrutture garantendo benefici ai pendolari significa voler cancellare il fatto che tale sistema porterà disagi importanti nelle intersezioni con il traffico veicolare» incalza Rossini. «È lo stesso Pums del Comune di Modena a metterlo nero su bianco evidenziando a pagina 217 l’importante risvolto negativo sulla tratta urbana modenese della linea Modena-Sassuolo dell’introduzione del sistema di controllo marcia treno. L’introduzione di tale sistema infatti provocherà, come si legge nel Pums, un ulteriore consistente allungamento dei tempi di abbassamento delle sbarre ai passaggi a livello con riverberi rilevanti sui collegamenti veicolari e ciclopedonali dell’area urbana», spiega ancora la consigliera meloniana.
L’attacco di Fratelli d’Italia
«Che un assessore regionale non consideri questo fattore certificato dal Pums di Modena e non ne faccia parola non ci pare corretto nei confronti dei cittadini modenesi che, una volta ultimati i lavori, si troveranno ad affrontare il disagio di code per il traffico in prossimità dei passaggi a livello che non si attenuerà, ma anzi aumenterà rispetto a quanto già non si verifichi ora. Rileviamo anche che sempre nel Pums di Modena proprio per superare le forti criticità dell’inserimento del sistema di controllo marcia treno si ipotizza la sostituzione della tecnologia ferroviaria con mezzi diversi. Anche questo dato probabilmente è ignorato dall’assessore Priolo che è soddisfatta di lavori che pagheranno i cittadini e che con ogni probabilità saranno completamente inutili se si deciderà di sostituire la tecnologia ferroviaria. Un continuo sperpero di denaro pubblico che diventa a questo punto inaccettabile» continua Rossini, che poi conclude portando alcuni numeri.