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Calcio Serie B

Modena capolista solitaria 23 anni dopo la Longobarda, De Biasi: «Tutto meritato»

di Claudio Romiti

	Gianni De Biasi, il suo Modena e quello di oggi
Gianni De Biasi, il suo Modena e quello di oggi

La squadra di Sottil sta facendo riassaporare ai tifosi emozioni ormai lontane nel tempo e segna molto di più dei “vecchi” colleghi che conquistarono la promozione in Serie A

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MODENA. E vai con l’aggiornamento dei primati, assoluti o relativi, con l’abbattimento dei tabù della storia del Modena, con le frasi tipo “non capitava da tot anni o decenni che i gialli…”. Insomma, è un bell’andare quando va come in questo momento.

L’ebbrezza della vetta

Dopo quattro giornate del campionato in corso era già il terzo miglior inizio dei 113 anni di vita del canarino, che dopo cinque giornate riprova anche l’ebbrezza di ritrovarsi da solo in testa al torneo di Serie B. Un’ebbrezza che mancava da 23 anni e che in poche altre stagioni si era registrata, stagioni tutte piuttosto lontane: nel 34/35, nel 42/43 e nel 54/55. “Beata solitudine, sola beatitudine”? Se è quella che sta vivendo il Modena, allora quel detto esprime al massimo il concetto. L’ultima squadra gialloblù che aveva provato il brivido dell’alta quota in solitudine nel campionato di Serie B era stata l’ultima edizione vincente del Modena in questa categoria, vincente perchè è tuttora l’ultima ad avere conquistato la promozione in Serie A. Ovviamente si trattava della Longobarda e quell’ultimo primato in solitaria si era registrato dopo un pareggio interno in una partita che per i gialli non contava più niente: terzultima giornata, Modena-Ancona 0-0. Non contava niente perchè nel turno precedente quel Modena, pareggiando sul campo del Genoa (0-0), si era garantito la certezza aritmetica del ritorno in A, ritorno atteso da 38 anni. Così, all’Ancona di Spalletti bisognosa di punti per evitare la retrocessione i gialli lasciarono un pareggio prezioso, per i marchigiani. Opera… buona poi anche nel penultimo turno verso il Messina, altra pericolante, che grazie anche al 2-0 su un Modena ovviamente un po’ deconcentrato alla fine si sarebbe salvato. Tornando al pareggio con l’Ancona, ai gialli bastò in quel momento per staccare il Como, sconfitto dalla Sampdoria, e issarsi da soli al primo posto, lasciato poi per la sconfitta a Messina.

De Biasi

Dire Longobarda vuole dire Gianni De Biasi, al quale abbiamo chiesto un commento sul primato della squadra di Sottil. «Ho visto la partita col Pescara - dichiara il tecnico - una partita molto combattuta, vinta meritatamente dai gialli. Fortunatamente è stato cancellato il rigore per gli ospiti, rigore che non c’era. È evidente che quest’anno il Modena ha un’ossatura solida ed esperta, un organico di qualità. Mi è piaciuto in particolare l’esterno destro Zampano, che mi ricorda un po’ Ponzo per il gran movimento sulla fascia, ma tutto il complesso dei gialli mi è piaciuto. Soprattutto ho notato un stadio bello carico, mi ha dato l’idea che ci sia il clima giusto». Neanche la Longobarda (10) però nelle prime cinque partite aveva segnato tanto quanto il Modena di Sottil: per trovare una squadra gialloblù, di tutte le categorie D compresa, più prolifica nei 450 minuti iniziali bisogna risalire ai 12 gol del campionato 51/52, gonfiati tra l’altro da un 8-2. E solamente nel 46/47 (13), nel 40/41 (12) e nel 32/33 (12) ci sono stati altri superamenti della quota 11 dei gialli di oggi.