La Nuova Ferrara

Reggio Emilia

Nuove assunzioni per l’Unimore con i fondi in arrivo dal ministero

Alice Benatti
Nuove assunzioni per l’Unimore con i fondi in arrivo dal ministero

Al dipartimento di educazione e scienze umane 5,4 milioni per un progetto sugli analfabetismi

22 marzo 2023
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Reggio Emilia Nuovi docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo entreranno presto in forze al Dipartimento di Educazione e Scienze umane – Desu che ha sede a Reggio Emilia a Palazzo Baroni. Le assunzioni saranno rese possibili grazie ai 5,4 milioni di euro che si è aggiudicato grazie all’inserimento nell’elenco dei 180 migliori dipartimenti pubblicato dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur), l’ente del Ministero che dal 2006 si occupa della valutazione dell’attività delle università in Italia. All’Università di Modena e Reggio Emilia soltanto un altro dipartimento è risultato vincitore: quello di Scienze mediche e chirurgiche materno-infantili e dell’adulto.

Gli importanti fondi ottenuti dal dipartimento reggiano per il quinquennio 2023-2027 saranno indirizzati al progetto “Analfabetismi ad alto costo sociale: strumenti di ricerca per la loro riduzione”, con cui il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane ha conseguito un punteggio di 96,7 su 100). «Gli analfabetismi a cui facciamo riferimento non si riferiscono all’incapacità di leggere e scrivere ma a quella di capire criticamente ciò che si legge o si ascolta, con il conseguente rischio di essere facilmente manipolati e di avere difficoltà a partecipare alla vita culturale – chiarisce la direttrice del Desu Annamaria Contini – esiste anche un tipo di analfabetismo delle differenze religiose e culturale e anche questa mancata comprensione, all’interno di una società caratterizzata dal pluralismo, può avere costi sociali molto alti. Andremo a lavorare su questi analfabetismi, studiandoli a livello di ricerca e proponendo attività didattiche di elevato livello di qualificazione».

L’obiettivo generale è rendere il dipartimento reggiano un polo interdisciplinare di rilevanza nazionale e internazionale nello studio di analfabetismi ad alto costo sociale e nell’individuazione di modalità di intervento educativo-didattico per il loro contrasto, anche attraverso lo sviluppo delle competenze chiave, in contesti di educazione formale e non formale, dall’infanzia all’età adulta, come raccomandato da Unesco e Consiglio Europeo.

«La collaborazione con il territorio si è rivelata cruciale per la messa a punto di un progetto di ricerca e di sviluppo fortemente innovativo e al tempo stesso credibile, cioè caratterizzato da concretezza e fattibilità – ha sottolineato Contini – ci auguriamo che le istituzioni e gli enti che ci hanno affiancato nella scrittura del progetto di eccellenza possano svolgere un ruolo altrettanto significativo nella sua fase di realizzazione. Il Progetto propone infatti mete ambiziose ma coerenti con la tradizione di eccellenza che contraddistingue le istituzioni educative dei nostri territori». Il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi ha parlato di «un risultato eccezionale e di portata storica che dà forza alla centralità della ricerca in campo educativo a Reggio Emilia», che «non guarda soltanto alla fascia 0-6 ma 0-99, a tutti i cittadini».