Blitz in un ristorante durante la festa della donna: più di metà del personale era in nero
Il controllo eseguito dall’Ispettorato del lavoro e dalla Guardia di finanza in un locale di Modena: 7 lavoratori su 13, impiegati tra sala era cucina, non avevano un contratto regolare
MODENA. Nella serata dell’8 marzo l’Ispettorato territoriale del lavoro e la Guardia di finanza di Modena, nell’ambito di una vigilanza finalizzata al contrasto al lavoro sommerso e alla verifica del rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza dei lavoratori, hanno effettuato un controllo in un ristorante nel comune di Modena, selezionato in base ad una preventiva attività di intelligence. Dall’esame in banca dati effettuato durante l’accesso ispettivo congiunto, è risultato che su 13 lavoratori occupati con varie mansioni nel pubblico esercizio, tra sala e cucina, ben 7 erano in nero, senza contratto né copertura assicurativa. In esito alla verifica il personale ispettivo ha adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale come previsto dal decreto legislativo 81/2008, per il superamento della soglia del 10% di lavoro nero, con l’irrogazione di una multa aggiuntiva pari a 2.500 euro. Per poter riaprire l’ attività, i lavoratori in nero dovranno essere regolarizzati sia dal punto di visto normativo che della sicurezza. A carico del datore di lavoro seguiranno le contestazioni delle sanzioni amministrative e penali correlate al lavoro nero per un importo di circa 50.000 euro.