La Nuova Ferrara

Viabilità

Il viadotto sull'Estense verrà fatto brillare

di Daniele Montanari

	Il viadotto di Pavullo (foto Alex Venturelli) e una demolizione su una struttura simile fatta dalla Nitrex
Il viadotto di Pavullo (foto Alex Venturelli) e una demolizione su una struttura simile fatta dalla Nitrex

La campata centrale verrà fatta saltare dagli ingegneri specializzati della Nitrex con alcune microcariche di esplosivo

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SERRAMAZZONI. La campata centrale del viadotto dell’Estense verrà fatta saltare. La conferma dell’ipotesi di lavoro più “spettacolare” per accelerare i tempi di istallazione del bailey, è arrivata in questi giorni, con la richiesta al Comune di Serra del nulla osta per portare sul territorio l’esplosivo necessario.

La scelta

Nel summit in Prefettura del 12 marzo, Anas aveva detto chiaramente che la campata centrale del viadotto, di una trentina di metri, è da “decostruire”, perché troppo danneggiata, e da sostituire con un nuovo impalcato in acciaio. Le ipotesi di lavoro erano due: smontare la campata e portare via i pezzi oppure farla brillare. È stata scelta questa seconda opzione, che consente di guadagnare tempo: il materiale infatti non dovrà essere portato via, ma finirà depositato sul fondo della gola, dove verranno posizionate anche delle reti per evitarne lo spargimento.

Arrivano gli specialisti

Per le delicatissime operazioni, Anas ha incaricato la ditta Nitrex di Lonato del Garda (Brescia), con 30 anni di esperienza nelle demolizioni con esplosivi. All’attivo ha anche gli interventi su diversi viadotti, effettuati in modo “chirurgico” mantenendo perfettamente intatte le pile. È ovviamente ciò che è chiamata a fare anche stavolta sul ponte dell’Estense, tramite il posizionamento di microcariche in collocazioni studiate al millimetro dagli ingegneri per far sì che venga eliminata solo la parte danneggiata.

La preparazione

Fatta la scelta d’intervento, è stato chiesto al Comune di Serra il via libera per la domanda da presentare alla questura di Brescia per il trasporto dell’esplosivo. Poi ci vorrà anche l’autorizzazione del prefetto di Modena per il trasporto sul territorio, ma è scontata vista la collaborazione mostrata finora sulla crisi viaria. Nei prossimi giorni verranno effettuati sopralluoghi per capire se le abitazioni che sono più vicine al viadotto dovranno essere evacuate al momento dell’esplosione. Di per sé, essendo una procedura con microcariche, non dovrebbe causare onde d’urto pericolose, ma la tutela deve essere massima per la popolazione.

Il sindaco 

«Noi ci atteniamo alle indicazioni di Anas e della ditta incaricata dell’intervento – sottolinea il sindaco Simona Ferrari – ci interessa che demolizione che si è resa necessaria venga fatta nel più breve tempo possibile, e se la scelta di fare brillare la campata è la più idonea, ne prendiamo atto. Ovviamente il tutto deve avvenire nelle massime condizioni di sicurezza: se durante i sopralluoghi emergerà la necessità di evacuare delle abitazioni, procederemo con ordinanza. L’auspicio è che tutte le operazioni sul ponte possano procedere con i tempi stabiliti, e che quindi a fine aprile, tramite l’istallazione del bailey provvisorio, si possa riaprire il viadotto al transito, intanto su una corsia».