La Nuova Ferrara

Eventi e viabilità

Modena Nerd fa boom e la Fiera vuole crescere, ma il traffico è un problema: anche l’assessore in coda

di Maria Sofia Vitetta

	Code e auto parcheggiate ovunque a ModenaFiere
Code e auto parcheggiate ovunque a ModenaFiere

Migliaia di persone nel giorno in cui è stato presentato anche il cartellone degli eventi del 2026 – 21 rispetto agli 11 di quest’anno – ma la viabilità e i parcheggi non reggono. Zanca: «Per un tragitto di 4-5 minuti ne ho impiegati 49»

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MODENA. La Fiera vuole crescere e si sta preparando ad accogliere, nei prossimi mesi, migliaia di cittadini provenienti da tutta la provincia e non. Modena Nerd ne è la prova del nove, nel bene e nel male. Sì, perché una nota dolente c’è: riuscire ad arrivare a destinazione senza incagliarsi in un traffico completamente in tilt, come è accaduto ieri.

La mappa del traffico

Una colonna di macchine è rimasta in attesa di imboccare l’uscita 15 della tangenziale per decine di minuti. Un’altra si è arenata al casello Nord della città. Trovarsi in prossimità dell’ingresso alla Fiera, in Viale Virgilio, non significava essere giunti al traguardo. Chi, dell’evento non sapeva neppure l'esistenza, con il clacson cercava di farsi strada per arrivare alle rotatorie e sottrarsi dalla mischia. Marciapiedi e parte della strada erano occupati da una coda lunghissima di giovani, bambini, coppie e famiglie in attesa di poter mostrare il biglietto. Nonostante il caos nevrotico e privo di ordine bisognava trovare parcheggio. Così, perfino gli spazi a bordo strada in cui la sosta non era consentita, a volte si sono rivelati provvidenziali.

Zanca in coda

«Per fare lo stesso percorso di tutti i giorni ho impiegato circa 49 minuti, rispetto ai soliti 4-5», ha affermato Paolo Zanca, assessore alla Promozione economica del comune di Modena, rimasto anche lui intrappolato in quella ragnatela di macchine. «Chiaramente c’è un problema di infrastrutture che riguarda non solo Modena Nord e la Fiera, ma la città. Bisognerebbe ragionare sul tema “traffico”. Il problema vero è che spesso questi interventi sono molto lenti, penso a quelli che stiamo facendo per la Complanarina».

Note positive

È anche vero che, aggiunge Marco Momoli, amministratore delegato di ModenaFiere, guardando l’altra faccia della medaglia, «l’afflusso di partecipanti» è la dimostrazione del successo di Modena Nerd. Ieri Zanca e Momoli hanno presentato il rilancio di ModenaFiera annunciando un percorso in controtendenza rispetto alle scelte che avevano caratterizzato la zona fieristica di Modena negli anni precedenti, quando già nel 2024 Skipass non aveva più accolto i suoi visitatori. Imitato da Play, il festival del gioco che è stato trasferito a Bologna nel 2025, nonostante avesse messo radici a Modena per ben 15 edizioni. A partire da gennaio 2026 la Fiera ospiterà, infatti, 21 manifestazioni, ovvero quasi il doppio rispetto agli 11 appuntamenti che, pur lasciando molte caselle bianche, hanno costituito il calendario dell’ultimo biennio. I giorni in cui gli spazi rimarranno inutilizzati diventeranno sempre meno. Con questo spirito sono state aperte ieri le porte a tutti i curiosi e gli appassionati di Modena Nerd, tra cui anche chi, sperando di essere tra i primi ad entrare, si è messo in fila per due ore in attesa dell’apertura.

Il futuro

In mattinata, nel corso di una conferenza stampa, Momoli ha raccontato il futuro degli eventi nel quartiere fieristico: «Si arriverà a 48 giorni di apertura al pubblico, rispetto ai 35 dell’anno precedente, ed aumenteranno significativamente anche quelli di occupazione, ovvero 133». Infatti, bisogna tenere conto delle settimane che precedono e seguono ogni manifestazione, necessarie per l’organizzazione e l’allestimento dei padiglioni. Nonostante il ritardo, l’intervento di Zanca alla conferenza stampa non è mancato: «Nel 2026, Modenantiquaria si terrà all’interno della Fiera, mentre nel 2027, il progetto è quello di portarla in centro, negli spazi del polo culturale Sant’Agostino». Modena, che ha dovuto dire addio a due tra le manifestazioni a cui era più affezionata, riacquisterà in parte le attenzioni che aveva perso.

La fiera Play

E la fiera Play? «L’abbiamo spostata a Bologna, dove ha potuto crescere sia in termini di metri quadrati che di visitatori. A Modena, il festival era compresso negli spazi, tenerlo qui avrebbe significato comprometterne il successo», ha spiegato Momoli. E Skipass «non aveva più ragione d’essere, il mercato ce lo diceva». Ma adesso si può guardare avanti, pensando ai prossimi appuntamenti.