A Reggio Emilia chiude dopo 76 anni la libreria Uver
È sparito così un altro tassello di un mercato librario cittadino spazzato via dall’avvento dell’online
Reggio Emilia «Un pezzo di storia scolastica reggiana» è venuto a mancare, come ha scritto con dispiacere una cliente: uno dei tanti commenti sui social pieni di affetto. Come quest’altro: «Mi ha accompagnato dalla mia infanzia ad oggi». Parliamo della Libreria Uver Snc di Campioli Roberto & C., attiva da 76 anni, 56 dei quali passati nella sede di viale Simonazzi 26.
Un punto di riferimento per insegnanti, studenti e genitori, grazie alla sua specializzazione in testi dell’età pre-scolare e della scuola primaria. L’addio era nell’aria. Nel maggio scorso il titolare Roberto Campioli, con la moglie ex insegnante, ha effettuato una svendita totale («tutto a metà prezzo») annunciando che avrebbe chiuso a fine luglio. Dopo la pausa agostana, il 10 settembre si è aperta la procedura di liquidazione giudiziale: l’udienza dei creditori per l’esame dello stato passivo è stata fissata per il 9 dicembre prossimo in tribunale a Reggio, il curatore è il commercialista Giovanni Crotti. È sparito così un altro tassello di un mercato librario cittadino spazzato via dall’avvento dell’online come è accaduto nel gennaio scorso alla libreria Ariosto, specializzata in testi universitari, all’isolato San Rocco. Negli anni Ottanta, Uver è stato un luogo imprescindibile per i docenti, che potevano trovare libri dei pedagogisti più quotati, per i genitori, che oltre ad ordinare i libri di testo trovavano un’ampia scelta di cancelleria e zaini, per gli studenti in cerca delle ultime novità editoriali e per i nonni, che cercavano quel determinato volume di avviamento alla lettura per i nipotini. Per un certo periodo la libreria ha offerto anche il servizio di libri usati e la coda arrivava in strada. Negli anni Novanta la libreria Uver contava una metratura considerevole, un magazzino interrato e ben tre vetrine. «Lì si potevano trovare testi specializzati e, se non c’erano, li ordinavano. Non potevo non uscire senza aver comprato qualcosa – ricorda Mariarita Bortolani, oggi docente alle superiori e per lungo tempo insegnante alla primaria – I titolari erano disponibili, professionali e competenti: conoscevano tutte le ultime novità e davano consigli. Un rapporto umano prezioso, che mi mancherà». Ora sulle vetrine è rimasto un cartello: «La libreria Uver – vi si legge – cessa l’attività dopo 76 anni, di cui 56 in questa sede. Abbiamo sempre cercato di fare del nostro meglio per soddisfare le richieste dei clienti, che vogliamo ringraziare per le innumerevoli attestazioni di stima e affezione che in questi ultimi mesi abbiamo ricevuto. Un grazie sentito a tutte le generazioni di studenti, insegnanti e lettori che abbiamo conosciuto nel corso di questi anni. Grazie!». l © RIPRODUZIONE RISERVATA