Sofficini Findus, 50 anni di gusto e innovazione
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Roma, 18 set. (Adnkronos/Labitalia) - Cinquant’anni e non sentirli. Era il 1975 quando sulle tavole di tutta Italia arrivava un prodotto destinato a cambiare il modo di portare il gusto in cucina e a diventare parte della memoria collettiva: i sofficini. In mezzo secolo ne sono stati realizzati circa 2 miliardi di pezzi, una fila talmente lunga da poter compiere sei volte il giro della Terra. Un primato che racconta il successo di Findus - azienda leader nel settore dei surgelati e parte del Gruppo Nomad Foods - e di un prodotto iconico che, a cinquant’anni dall’esordio, continua a essere presente nelle case di quasi 5 milioni di famiglie italiane (fonte: YouGov Tot Ita June 25). Solo nel 2024, dallo storico stabilimento di Cisterna di Latina, cuore pulsante della produzione Findus, ne sono uscite 27 milioni di confezioni, pari a oltre 7.000 tonnellate. I motivi di un riconoscimento senza tempo? Secondo un’indagine condotta da AstraRicerche per Findus su Snack, Sofficini & co sono comodi e facili da preparare (54,2%), buoni e gustosi (42,7%) e riescono a mettere d’accordo grandi e piccoli (37,1%), portando in tavola allegria e divertimento. I primi Sofficini nascevano quasi interamente a mano: negli anni Settanta, le crêpes venivano riempite con pompe dosatrici e adagiate su un nastro riscaldato a 240°C, per poi essere chiuse manualmente da oltre cinquanta addette che con rapidità e precisione sigillavano ogni singolo pezzo. Il successo fu immediato e la crescente domanda impose presto un salto di scala: alla fine del decennio iniziò una progressiva meccanizzazione delle fasi di preparazione e cottura, resa possibile dall’adattamento di tecnologie utilizzate nell’industria dei gelati. Nacquero così le prime linee automatiche, in grado di piegare le crespelle con palette meccaniche che riproducevano il gesto manuale. Negli anni Ottanta arrivò la svolta definitiva con la costruzione del New Building, lo stabilimento di Cisterna che ancora oggi ospita la linea produttiva: macchine pastellatrici e panatrici, nastri trasportatori e sistemi di confezionamento automatizzati garantirono uniformità e qualità mai viste prima, permettendo di raggiungere una capacità di 270 Sofficini al minuto. Oggi la produzione è completamente automatizzata e digitalmente controllata, ma resta affidata all’esperienza degli operatori che supervisionano ogni fase, dall’impasto alla farcitura. Un equilibrio perfetto tra tecnologia e competenza umana che continua a garantire la qualità distintiva dei Sofficini. Croccante fuori e filante dentro, ‘il nuovo piatto che libera dall’abitudine’ – come recita il primo storico claim – arrivò sulle tavole italiane in un Paese ancora legato ai rituali della cucina casalinga. Non solo un prodotto amato, ma un vero e proprio fenomeno sociale, capace di interpretare e accompagnare le trasformazioni della cultura alimentare italiana negli ultimi cinquant’anni. Quando arrivarono sul mercato, a metà anni Settanta, i Sofficini si inserirono come una novità capace di rompere la routine della cucina tradizionale, liberando dal tempo della preparazione e portando praticità, allegria e un gusto capace di mettere d’accordo grandi e piccoli. Diventarono simbolo di velocità, praticità e di un nuovo immaginario alimentare, fatto di gioco e novità. Negli anni Ottanta e Novanta, con la famiglia che cambia volto e la cucina che si apre diventando uno spazio condiviso e conviviale, i Sofficini si confermano compagni del nuovo stile di consumo: ironici, familiari, rassicuranti, capaci di trasformare il pasto in un momento di gratificazione e piacere condiviso. Con il nuovo Millennio, in un contesto di ritmi più veloci e consumatori più informati, consapevoli e multicanali, hanno consolidato la loro identità di icona food, flessibile e creativa, fino ad arrivare ai giorni nostri, in cui la casa e la cucina tornano a essere centri vitali e rifugi emotivi, e i Sofficini ritrovano il loro ruolo di cibo di casa, vicino alle emozioni familiari e alla convivialità domestica. “I Sofficini sono molto più di un prodotto: sono un simbolo che racconta l’identità stessa di Findus e che da cinquant’anni porta innovazione, gusto e allegria nelle cucine italiane”, commenta Renato Roca, country manager di Findus Italia. “Il loro successo nasce dalla capacità di reinventarsi continuamente, anticipando i cambiamenti nei gusti, nei ritmi e nelle abitudini delle famiglie italiane, e restando sempre vicino ai bisogni dei consumatori. In mezzo secolo di storia, i Sofficini hanno saputo rinnovarsi senza mai perdere la loro identità, riuscendo a unire praticità, gusto ed emozione. Questo anniversario non è solo un traguardo, ma un nuovo punto di partenza per continuare a sorprendere e accompagnare le tavole italiane con un sorriso che dura da cinquant’anni”. “I Sofficini sono un prodotto amato da cinquant’anni perché non hanno mai smesso di essere un game changer e un r-innovatore delle tavole italiane”, aggiunge Patrizia Martello, sociologa dei Consumi e della Comunicazione e docente presso l’Università Naba di Milano e Iuav di Venezia. “A metà degli anni ’70, si imposero in un’Italia ancora profondamente legata a un modello familiare tradizionale, in cui la donna era regina indiscussa della cucina, i pasti si consumavano tutti insieme, a orari fissi, con una certa ritualità. Dal 1975 ad oggi, i Sofficini hanno saputo interpretare, anticipare e accompagnare le trasformazioni dei valori, dei bisogni e dell’immaginario food degli italiani, creando una forma di convivialità domestica che unisce le generazioni: combinano innovazione, gusto inedito ed emozioni positive, trasformando il pasto in un’esperienza divertente e di gioia condivisa, rappresentata proprio da quell’iconico e emblematico sorriso che si apre nel piatto”. Accanto al prodotto, è stata la comunicazione a rendere i Sofficini un’icona food. Negli anni Settanta, i primi spot mostravano famiglie annoiate dalla routine, che ritrovavano allegria e sorpresa davanti al piatto fumante: la promessa del claim “Il nuovo piatto che libera dall’abitudine” prendeva vita sullo schermo, facendo sorridere grandi e piccoli. Alla fine degli anni ’80, arriva un nuovo claim che diventa simbolo: ‘Il sorriso che c’è in te’, filo conduttore di campagne in cui si alternano iconici protagonisti, tra cui un irrequieto Pinocchio o il comico Massimo Boldi, che alla visione del piatto di Sofficini su cui la forchetta fa comparire il sorriso, ritrovano in un attimo l'allegria. La vera svolta arriva negli anni Novanta, quando negli spot si iniziano a raccontare famiglie di animali: camaleonti, ricci, orsi, pappagalli. E’ il 2002 quando uno di loro si stacca dal gruppo e diventa leggenda: Carletto, l’istrionico camaleonte diventato il volto e l’anima del brand. Nato dalle ‘Famiglie del sorriso’, realizzate dalla celebre Jim Henson’s Creature Shop, la stessa che aveva dato vita agli iconici Muppets, Carletto fu scelto per il lancio dei Sofficini doppio ripieno. Con il suo inconfondibile ‘Tu non hai fame?’, Carletto ha conquistato grandi e piccoli, incarnando lo spirito giocoso dei Sofficini e trasformandosi in un vero e proprio personaggio della cultura pop italiana. Per celebrare i 50 anni, l’istrionico Camaleonte torna protagonista anche fuori dallo schermo con il ritorno di una delle iniziative più amate di sempre. Nei mesi di ottobre e novembre, oltre 6 milioni di confezioni dell’intera gamma Sofficini – inclusa la nuova Limited Edition ‘American style’ – conterranno un esclusivo gadget immediato: uno dei sette Carletti da collezione, ispirati alle Meraviglie del mondo moderno. Un’iniziativa pensata per ringraziare milioni di famiglie italiane e celebrare insieme un prodotto che, generazione dopo generazione, ha saputo trasformare un semplice pasto in un momento di gioia, allegria e condivisione. La forza dei Sofficini Findus è stata quella di sapersi reinventare costantemente: dai primi ripieni arrivati sugli scaffali - formaggio, funghi, carne e spinaci - fino al celebre pomodoro e mozzarella, il più amato di sempre , passando per l’introduzione del cuore puro di mozzarella filante negli anni novanta, il doppio ripieno dei Duemila e la recente ricetta senza prefrittura, con un profilo nutrizionale più equilibrato ma la stessa croccantezza. Negli anni, la gamma dei Sofficini si è ampliata seguendo i gusti e le tendenze degli italiani. Dai sapori più tradizionali alle proposte più originali, come i Sofficini alla Parmigiana o i nuovi Sofficini American Style, con un ripieno di patate, bacon e un cuore filante di mozzarella e cheddar, ogni innovazione ha puntato a mantenere la promessa originale: trasformare il pasto in un momento di piacere condiviso, capace di mettere d’accordo grandi e piccoli. Al pari del processo produttivo, anche il prodotto finale è stato caratterizzato da un’evoluzione costante, non solo in termini di varietà di ricette e formati, ma anche di estensione della gamma. Da nome di prodotto, Sofficini è infatti, divenuto nel tempo un family brand utilizzato per identificare diverse tipologie di prodotti all’insegna della creatività e del gusto, fino ad abbracciare anche l’offerta a base di carne con proposte come nuggets di pollo, cordon bleu, bastoncini di pollo e chicken burger.