La Nuova Ferrara

Migranti: Mattarella, 'centrali formazione e legalità, Ue sia consapevole fenomeno'

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Roma, 24 ott. (Adnkronos) - "L’andamento demografico oggi non consente superficialità di analisi. Tra gli altri ne consegue, nel medio periodo, un aspetto: quello di evitare una perdita ampia, rilevante di lavoratori attivi e un impoverimento strutturale del welfare. Questo aspetto si aggiunge a quello, di prioritaria grande preoccupazione, dell’invecchiamento progressivo e rapido della nostra popolazione e del futuro dell’Italia. In queste riflessioni si inserisce quanto ha detto il Cavalier Zobele a proposito dell’immigrazione -fenomeno epocale in tutti i continenti- che si presenta nella sua complessità e anche nel suo contributo allo sviluppo". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia al Quirinale per la consegna delle insegne ai Cavalieri del lavoro nominati il 2 giugno scorso. "Il lavoro italiano -ha ricordato il Capo dello Stato- vive già per circa il 10% di presenza straniera, con due milioni e mezzo di lavoratori. Si tratta di un apporto ampio alla ricchezza nazionale. Nelle politiche migratorie –che ci auguriamo trovino finalmente ’Unione europea più consapevole che in passato della loro dimensione sovranazionale- si pone da molto tempo l’esigenza di un sistema per regolare in modo positivo il fenomeno .In questo ambito –come tanti imprenditori sanno e hanno da tempo compreso- sono centrali la questione della formazione e della legalità degli accessi. Ne conseguirebbe, oltre al contrasto al disordine dell’immigrazione clandestina, una sconfitta dei crudeli trafficanti di esseri umani, la cui azione criminale provoca, quasi giorno per giorno, vittime innocenti che non possono lasciare indifferenti le nostre coscienze". "Va aggiunto -ha concluso Mattarella- che l’integrazione non è semplicemente esercizio di umanità e investimento sul futuro. È una sfida importante per la nostra convivenza civile, per la capacità di perseguire gli obiettivi di coesione sociale indicati dalla Costituzione, nell’affermazione di principi come eguaglianza e libertà".