La Nuova Ferrara

Trasporti

Biglietti degli autobus più cari a Ferrara, in arrivo un aumento del 27%

Nicolas Stochino
Biglietti degli autobus più cari a Ferrara, in arrivo un aumento del 27%

L’accusa di Federconsumatori: «Una forzatura ingiustificabile che allontana gli utenti»

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Ferrara Da sabato - come avevamo già scritto - viaggiare sugli autobus Tper a Ferrara costerà di più: il prezzo del biglietto singolo passerà infatti da 1,50 a 1,90 euro. L’aumento, pari al 27%, è stato deciso dall’Agenzia per la Mobilità Ami insieme al Comune e alla Provincia, con la motivazione di un «adeguamento inflattivo» che, secondo gli enti, tutelerebbe pendolari e utenti fidelizzati, lasciando invariati gli abbonamenti e concentrando l’aumento solo sui biglietti occasionali. Una scelta che però non convince Federconsumatori Ferrara, che denuncia «l’assenza di qualsiasi confronto di merito» con le rappresentanze dei cittadini e con il neo-costituito Comitato Consultivo degli Utenti. «Ancora una volta - afferma l’associazione - gli enti proposti per queste decisioni non hanno avuto la sensibilità di aprire un confronto di merito con le rappresentanze dell’utenza destinatarie dei provvedimenti». Il rincaro rappresentebbe «una brutta scorciatoia che allontanerà ancor più l’utenza dal trasporto pubblico».Come sottolineato da Federconsumatori, l’aumento porta Ferrara «in seconda posizione in Regione dopo Bologna, che detiene il record nazionale con 2,30 euro», e risulta «del tutto sproporzionato rispetto all’andamento dell’inflazione degli ultimi cinque anni». L’associazione parla apertamente di «forzatura ingiustificabile», soprattutto perché il rincaro arriva «in regime di proroga del contratto di servizio».Il nodo principale riguarda la distribuzione dei costi del trasporto pubblico locale: «La riforma prevede che siano sostenuti anche dallo Stato e dalle Regioni. Il mancato adeguamento del Fondo nazionale Trasporti non può tradursi in un aggravio a carico degli utenti». Per Federconsumatori, la crisi del trasporto pubblico non si risolve aumentando le tariffe, ma investendo in qualità e sostenibilità. «L’adozione dei Pums - scrive l’associazione -, la transizione verso un sistema più efficiente e sostenibile, l’acquisizione di nuove quote di passeggeri trasportati, non passa dall’aumento del prezzo del biglietto. Attraverso il confronto con le rappresentanze dell’utenza vanno individuati percorsi più condivisibili per migliorare un servizio che deve diventare più appetibile».