La Nuova Ferrara

Il lutto

Si spegne ad appena 17 anni, Cento piange Giovanni Negrini

Sergio Armanino
Si spegne ad appena 17 anni, Cento piange Giovanni Negrini

«Hai combattuto con il sorriso che ti ha sempre contraddistinto». Il Settore Zimmer ricorda “Giova”, «per sempre leone», giocatore, assistente e tifoso. Basket in lutto per la scomparsa del nipote della famiglia Negrini, titolare dello storico salumificio

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Renazzo La tragica notizia ha iniziato a correre già nella tarda serata di martedì, portando con sé una scia di sgomento, dolore, vicinanza alla famiglia. A soli 17 anni si è spenta l’amata esistenza di Giovanni Negrini, figlio di Carlo, ultimo di tre fratelli, soprattutto uno dei nipoti della famiglia Negrini, titolare dello storico salumificio, tra le più in vista del Centese. Il cordoglio ha di ora in ora colpito tutta la comunità, ma il primo ambiente a rimanere sconvolto e a dare un segno tangibile di partecipazione al dramma che si era appena consumato, di vicinanza ai familiari colpiti dal gravissimo lutto, è stato quello del basket, la passione di Giovanni.

Il Settore Zimmer, la parte più calda del tifo della Benedetto XIV, è uscito con questo post sulla propria pagina Facebook nella tarda serata di martedì: «Questo è uno di quei giorni che vorresti non arrivassero mai. Perché non è giusto. Non è giusto e non c’è una logica. Oggi se ne va uno di noi, troppo presto. Troppo troppo presto. Avevi tutta la vita davanti. Hai combattuto con il sorriso che ti ha sempre contraddistinto, ma oggi lasci un vuoto enorme in tutti noi. Hai avuto un coraggio inspiegabile di fronte a tutto ciò che stava accadendo, tutto ciò che stavi affrontando. Non hai mai voluto portare un peso ai tuoi amici, perché sapevi quanto li avrebbe scossi. Hai sempre saputo trasmetterci la voglia che avresti avuto di essere con noi, anche quando purtroppo non potevi. La tua curva, i tuoi fratelli, ti saranno sempre vicini e ti ricorderanno sempre… Un ultras non muore mai... Giova per sempre leone».

Alessandro Maretti è uno di quei tifosi e ha voluto aggiungere un proprio pensiero: «Si spera sempre di non dover mai parlare di disgrazie, ma ahimè la vita, ingiustamente, è anche questa.... Se ne va un ragazzo, uno “dei nostri”, non ce l’ha fatta, perché la malattia ha avuto il sopravvento, e il nostro tifo, la nostra curva e la nostra passione, che tante volte aveva portato vittorie, stavolta non è servita. Voglio solo ricordarti con quel sorriso da campione qual eri, perché, nonostante il pesante fardello che portavi, hai sempre vissuto tutto a testa altissima, anche se, 17 anni sono pochi, tremendamente e maledettamente pochi!!! Ciao Giova, ti porteremo sempre nel cuore... dove rimane la gente che conta!».

Roberto Spera è il presidente della Benedetto 1964, società che affonda le sue radici nel settore giovanile sin dalla propria nascita e ancora lo ha al centro del proprio progetto. Il massimo dirigente non nasconde la fatica ad affrontare l’argomento, perché il dramma si è appena consumato e la sua prima preoccupazione è il rispetto verso la famiglia Negrini, che negli anni ha sempre trattato la malattia di Giovanni con estrema riservatezza, discrezione. Per Spera diventa pudore, così pesa con estrema cautela le parole: «Sì, Giovanni ha fatto tutto il percorso da noi, dal minibasket al settore giovanile. Poi, quando ha iniziato ad avere problemi di salute, è venuto a fare l’assistente allenatore. Un grande appassionato, stimato e ben voluto da tutti: come società vogliamo ricordarlo, sempre in futuro. Come? Ci riuniamo già stasera (ieri, ndr), i modi possono essere tanti, poi lo proporremo alla famiglia. Il basket era la sua passione, fin da bambino: non poteva giocare? Veniva lo stesso in palestra, aiutava... Questa è una tragedia vera».

Giocatore, appassionato, tifoso della Benedetto, Giovanni è stato un guerriero speciale. La Benedetto 1964 l’ha accolto e visto crescere da bambino e fino all’under 15, con il suo entusiasmo, la sua spensieratezza e il suo carisma, che lo hanno sempre contraddistinto. Un compagno di squadra esemplare, un amico speciale e una persona magica, sempre a disposizione di tutti e sempre con il sorriso sulle labbra. È con questi ricordi e sentimenti che, in questo triste momento, la società tutta ha voluto rivolgere un ideale grande abbraccio alla famiglia, a tutti i cari e a tutti gli amici e i compagni di squadra che hanno condiviso il percorso con Giovanni. La Benedetto 1964 dedicherà un minuto di silenzio e giocherà con il lutto al braccio in tutte le partite della settimana.

In serata la Benedetto XIV ha emesso un comunicato a firma del presidente Gianni Fava: «Anche a nome di tutta la Benedetto XIV, desidero esprimere tutta la mia affettuosa vicinanza e partecipazione all’immenso dolore di Carlo, Benedetta, Gianni e Santa e di tutta la grande famiglia Negrini, per la prematura scomparsa del carissimo Giovanni, grande appassionato e tifoso della nostra prima squadra, assieme ai suoi amici della “Nuova Guardia” e della Curva Zimmer, che, quando possibile, seguiva anche in trasferta. Lo ricorderemo sempre come un ragazzo solare, generoso e pieno di entusiasmo, nonostante il terribile e crudele male che l’aveva colpito già da alcuni anni e che ha saputo affrontare con grande coraggio. Riposa in pace, caro Giovanni. Resterai sempre nei nostri cuori!». L’addio a Giovanni Negrini sarà dato domani in forma strettamente privata.

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