La chiesa di Gaibana riapre, il vescovo: «Che gioia tornare a casa»
Il luogo di culto chiuso dal 2012 è stato riaperto dopo un lungo cantiere
Gaibana Riaperta oggi, 23 novembre, la chiesa di Gaibana (frazione di Ferrara). Il luogo di culto era chiuso da oltre tredici anni, da quando il terremoto del 2012 l’aveva resa inagibile. Oggi il vescovo Gian Carlo Perego ha celebrato la messa che ha sancito la riapertura della chiesa. “Sono passati tredici anni. Sono stati tredici anni di esilio, di lontananza da questa chiesa, antica pieve medioevale, ricostruita nel Giubileo del 1775 – 250 anni fa - , ampliata nell’800 e restaurata dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, ma ora gustiamo la gioia del ritorno a casa. Insieme”, ha detto monsignor Perego.
La pieve della Natività di Maria di Gaibana, documentata sin dall’XI secolo, in origine era amministrata da sei canonici e da un arciprete. Risale al 1775 l’ampliamento dell’intero bene. Nei secoli l’immobile fu oggetto di diversi restauri, l’intervento più significativo si registra nel 1775 quando la chiesa venne ampliata, dotata di una facciata in stile barocco e di un campanile. Un ulteriore ampliamento ci fu negli anni dal 1871 al 1878 quando la chiesa venne restaurata di nuovo, venne ampliata la tribuna e costruito il coro. I lavori vennero eseguiti da Guglielmo Bargellesi, pagato con i fondi incamerati dall’arciprete don Alessandro Felloni con la vendita di un dipinto della maniera di Francesco del Cossa conservato in canonica, l’opera era stata acquistata dal cavaliere Antonio Santini di Ferrara dopo che il Comune si era rifiutato di eseguire i lavori di manutenzione della chiesa che gli spettavano per legge. Nel 1889 venne costruita la cappella del Battistero e, di fronte, la cappella della Beata Addolorata. La cupola del campanile, distrutta da un fulmine nel 1892, venne ricostruita a forma piramidale. Nel corso della seconda guerra mondiale la chiesa e il campanile subirono diversi danni provocati dai bombardamenti. Nel 2012 la chiesa di cui è parroco don Graziano Donà è stata danneggiata dai terremoti che il 20 e il 29 maggio colpirono l’Emilia.