La Nuova Ferrara

L’emergenza

Malore alla partita di pallavolo a Mirabello, salvato da compagni e allenatore

Annarita Bova
Malore alla partita di pallavolo a Mirabello, salvato da compagni e allenatore

Era in corso il match di volley tra Sant’Agostino e San Pio, quando il giovane si è accasciato sul parquet e ha perso i sensi

3 MINUTI DI LETTURA





Mirabello Stava giocando una partita di pallavolo quando si è improvvisamente accasciato in campo e ha perso i sensi. È stato solo grazie al tempestivo intervento dei compagni di squadra, del tecnico e dei dirigenti presenti che si è scongiurato il peggio e l’uomo, un 31enne della zona, si è risvegliato sabato pomeriggio dopo diverse ore nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Sant’Anna di Cona. Il giovane gioca nel Volley Sant’Agostino e venerdì sera a Mirabello era sceso in campo contro Pallavolo San Pio, campionato prima divisione maschile. «Siamo ancora tutti sconvolti – la parole del tecnico Ulisse Buoncompagni -, sono stati momenti terribili ma per fortuna all’ora di pranzo sono arrivate buone notizie. Ora non ci resta che aspettare».

Cos’è successo

Venerdì sera le due squadre erano in campo a Mirabello, un match molto sentito del campionato provinciale. Il 31enne stava giocando e non aveva dato alcun segnale di malessere o particolare stanchezza. Ad un tratto è crollato, si è accasciato e ha perso i sensi. La macchina dei soccorsi si è messa in moto. L’allenatore e alcuni tecnici sono corsi verso il defibrillatore mentre uno dei compagni, un vigile del fuoco di Ferrara, ha iniziato la manovra cardiaca salvavita, la rianimazione cardio-polmonare. Venti lunghi minuti di attesa, ansia, preoccupazione con anche i ragazzi della squadra avversaria che si sono messi a completa disposizione.

«Purtroppo è successo quello che tutti abbiamo sempre temuto e che più volte abbiamo fatto presente: all’interno della palestra non c’è segnale – va avanti Buoncompagni -. Nessun cellulare prende, non si riesce a telefonare ed è una cosa assurda». C’è dunque chi è corso fuori ed è arrivato alla distanza giusta per poter vedere finalmente le preziose tacche e chiamare il 118. Vista la situazione e il poco tempo a disposizione, oltre all’ambulanza con i sanitari, è stata mandata anche l’automedica con il medico a bordo e l’elicottero, partito da Bologna e atterrato nel campo sportivo di Mirabello. Intanto in campo l’Rcp continuava ed è stato grazie al defibrillatore e alla competenza delle persone presenti che i sanitari hanno potuto caricare il ragazzo in ambulanza per consegnarlo nelle mani dei medici dell’elicottero che lo hanno portato al Sant’Anna di Cona. L’atleta è stato ricoverato in coma farmacologico nel reparto di Rianimazione del Sant’Anna e sabato, poco dopo l’ora di pranzo, ha riaperto gli occhi non riuscendo a capire dove fosse e cosa fosse successo.

In campo

Il silenzio è piombato all’interno della palestra. Tutti in qualche modo hanno iniziato a collaborare, in particolar modo è stata fatta una sorta di staffetta per comunicare con coloro che, fuori dall’impianto, stavano dando indicazioni ai medici sullo stato di salute del paziente. «Mi preme ringraziare ogni singola persona presente venerdì sera – ha detto coach Buoncompagni -, tutti preziosi. Quanto successo ci ricorda ancora una volta l’importanza di lavorare in sicurezza. Il fatto che ci fosse uno strumento così prezioso come il defibrillatore, che fosse presente personale qualificato e preparato anche nel portare avanti le manovre salvavita ha scongiurato il peggio». Soprattutto, «è intollerabile che in un impianto sportivo non ci sia segnale. Spero vivamente che dopo questo terribile episodio si prendano provvedimenti immediati e si risolva la questione». La Volley Sant’Agostino ha fatto visita al compagno, che avrà bisogno adesso di qualche settimana di riposo. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA