La Nuova Ferrara

Calcio: giudice, 'carica intimidatrice capi ultrà Inter, dinamiche simili alla 'ndrangheta'

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Milano, 16 dic. (Adnkronos) - "Un quadro di stabile interazione tra il gruppo ultras, articolazioni della criminalità organizzata calabrese e l'attività economica dei parcheggi, con Caminiti (Giuseppe, ndr) quale snodo funzionale tra interessi imprenditoriali di Zaccagni (Gherardo, ndr) e protezione mafiosa, e con permanenza del controllo ambientale del settore da parte della Curva Nord mediante vere e proprie modalità estorsive". E' questo il quadro che per la giudice di Milano Rossana Mongiardo emerge nella gestione illecita sui parcheggi dell'area intorno a San Siro nell'inchiesta 'Doppia curva' che ha portato lo scorso giugno a 16 condanne di ex vertici del tifo organizzato di Inter e Milan. "Le conversazioni captate, inoltre, accertano, senza dubbio, l'intrinseca carica intimidatrice dei capi ultras, derivante sia dai precedenti penali e dalla propensione alla violenza, sia dal ruolo apicale nella Curva Nord, la cui capacità di condizionamento costituiva elemento idoneo a coartare la volontà della vittima, che accettava il versamento quale costo necessario alla prosecuzione dell'attività" si legge nelle motivazioni in cui si ravvisa l'estorsione ambientale. Caminiti ha un ruolo di "raccordo" con esponenti della Nord e della criminalità organizzata di matrice 'ndranghetista. Il quadro delineato nelle motivazioni, rispetto a quanto accade nelle fila del tifo organizzato nerazzurro, "configura dinamiche relazionali riconducibili alle modalità operative della 'ndrangheta, caratterizzate da rapporti di fedeltà, riconoscimento delle posizioni di influenza e gestione gerarchica delle pretese economiche connesse al controllo territoriale ed alle attività imprenditoriali para-lecite".