La Nuova Ferrara

L’agguato

Ferrara, rapina in casa della famiglia Bizzarri-Travagli con sequestro di persona

Ferrara, rapina in casa della famiglia Bizzarri-Travagli con sequestro di persona

Quattro ladri sono entrati nella casa di Porotto dove abitano il commercialista Riccardo Bizzarri e l’assessore di Ferrara Angela Travagli. C’era la figlia che è stata rinchiusa in soffitta.

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Ferrara Serata drammatica per la famiglia Bizzarri, che ha dovuto affrontare una rapina con sequestro di persona nella loro abitazione di Porotto. Si tratta di una casa che si sviluppa su tre piani e non è chiaro se i quattro rapinatori sapessero chi fossero gli inquilini. Detto in altre parole: non è chiaro se il colpo fosse dichiaratamente rivolto verso Riccardo Bizzarri e la moglie Angela Travagli o se fosse stata scelta una abitazione a caso, ma di qualità, sperando vi fossero custoditi gioielli e denaro.

L’incubo si è concretizzato verso le 19: Riccardo, commercialista molto noto, professionista con vari incarichi a livello nazionale, ex sindaco di Masi Torello ed esponente politico, era ancora al lavoro; la moglie Angela, assessore comunale di Ferrara era in municipio, ancora impegnata nella seconda seduta di Consiglio della settimana. Un figlio della coppia è uscito di casa per andare ad allenarsi e i ladri sono entrati in azione.

In casa era però ancora presente la figlia Ginevra, che è stata sorpresa dal commando. Erano in quattro, tutti con i guanti per non lasciare impronte. Hanno messo a soqquadro l’abitazione ma non hanno usato violenza verso la ragazza, che è stata rinchiusa in soffitta mentre la banda ispezionava la casa fino a trovare la cassaforte, che è stata aperta con un flessibile.
Dalle prime informazioni il bottino è misero, 50 euro in contanti. 


Ginevra è stata particolarmente coraggiosa e sveglia: il primo smartphone le è stato sequestrato, ma lei ne aveva un altro con cui ha dato l’allarme
A Porotto sono intervenuti in massa i carabinieri, che per pochi istanti non hanno intercettato i rapinatori in fuga. Ora è al lavoro la Scientifica per capire se vi siano indizi utili alle indagini. 

La famiglia Bizzarri si è invece rinchiusa in casa, stringendosi intorno alla figlia e cercando di trovare il coraggio per affrontare un’esperienza drammatica e che non si vorrebbe mai vivere, soprattutto quando c’è di mezzo un figlio.

Riccardo Bizzarri ha affidato ai social un messaggio per ringraziare i carabinieri e chi si è mostrato vicino alla famiglia in questo momento così difficile. Sono numerosi gli attestati di vicinanza già arrivati al commercialista e alla sua famiglia.