Rapina con sequestro di persona a Ferrara. Bizzarri-Travagli: «Giornata drammatica, ecco come sta nostra figlia»
Rapina con sequestro di persona a Ferrara. Bizzarri-Travagli: «Giornata drammatica, ecco come sta nostra figlia»
Porotto «È stata una giornata drammatica. Un grande ringraziamento ai carabinieri (veloci, professionali, empatici), un grazie alla Scientifica intervenuta immediatamente, un grazie a tutti quelli che ci hanno scritto in privato, un grazie ai miei figli sempre lucidi, grazie a mio fratello e vi sembrerà strano un “grazie” anche ai ladri, che dopo aver sequestrato Ginevra non le hanno torto un capello. Questa giornata non me la dimenticherò mai e non sarai ma come prima».
Le parole di Riccardo Bizzarri arrivano dritte al cuore. A sconvolgere la famiglia Bizzarri-Travagli (lei assessore del Comune di Ferrara; lui commercialista, ex sindaco di Masi Torello ed esponente politico del territorio) è stata la visita di quattro ladri nella loro abitazione di Porotto, quando però una delle figlie era ancora all’interno. Si è trovata faccia a faccia con i malviventi, che l’hanno chiusa in soffitta. «Forse qualcuno ci ha guardato da lassù. Grazie davvero, è stato straordinario ricevere la vicinanza di tutti davvero di tutti. Adesso si spegneranno i riflettori, si tornerà alla quotidianità, si cercherà di dimenticare ma come succede in tutte le situazioni c’è sempre un rovescio della medaglia ovvero Ginevra, Carolina e Geremia si sono dimostrati lucidi e svegli e anche la grande preparazione delle forze dell’ordine. Siamo provati ma fisicamente stiamo bene».
«Io vivo a Masi Torello. E quando succede una cosa del genere a una famiglia conosciuta, a un ex sindaco, a un’assessora, non è questione di nome o di ruolo. È questione di specchio - l’intervento di Angela Maria Santarosa -. Perché una rapina con sequestro di persona non resta chiusa tra quelle mura. Si allarga. Entra nelle conversazioni, entra nei silenzi, entra nel modo in cui una madre guarda la figlia rientrare la sera, entra nel modo in cui un padre ascolta un’auto rallentare. La comunità si ritrova a fare i conti con una sensazione che sa di degrado, non come parola da comizio, come fatto intimo. Quella crepa che ti fa pensare che il confine tra normalità e incubo sia più sottile di quanto credevi».
«Siamo vicini alla famiglia Bizzarri-Travagli per quanto accaduto – la vicinanza dell’avvocato Fabio Anselmo e dei suoi collaboratori –. La violazione del loro domicilio e, soprattutto, il sequestro della loro figlia Ginevra perpetrati da criminali che volevano impadronirsi dei loro beni, appartengono ad una categoria di delitti che non possono rimanere impuniti». «E ancora: «Conosciamo Riccardo professionalmente e personalmente e vogliamo abbracciare lui e la sua famiglia esprimendo tutta la nostra più sincera e convinta solidarietà e vicinanza. Auguriamo a tutti loro di poter dimenticare al più presto la drammatica vicenda che sono stati costretti a vivere loro malgrado».
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