La Nuova Ferrara

L’intervento

Cento, scoperti 13 lavoratori “in nero”. Autofficina e attività commerciali verso la sospensione

Cento, scoperti 13 lavoratori “in nero”. Autofficina e attività commerciali verso la sospensione

La Guardia di Finanza ha chiesto la sospensione di alcune attività commerciali e la cessazione della partita Iva relativa a 23 imprese

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Cento Intensificati i controlli nell’Alto ferrarese per contrastare fenomeni legati al lavoro sommerso e alle frodi fiscali, così la Guardia Finanza di Cento ha individuato 13 lavoratori “in nero”, alcuni dei quali in un’autofficina della zona.

È qui che, a fronte di nove lavoratori impiegati, in quattro sono risultati completamente irregolari. Gli approfondimenti eseguiti dai militati della Tenenza di Cento hanno permesso infatti di ricostruire il meccanismo irregolare utilizzato per aggirare gli obblighi di legge. I dipendenti venivano assunti come “apprendisti” al fine di eludere il pagamento degli oneri connessi al regolare inquadramento contrattuale e alla formazione professionale: la professione richiedeva infatti il possesso di uno specifico patentino, rilasciato dopo il superamento di un percorso di studi. 

Per le attività commerciali, nelle quali la percentuale di lavoratori irregolari ha superato le soglie fissate dalla normativa, è stata avanzata all’Ispettorato Territoriale del Lavoro la proposta di sospensione, oltre alle sanzioni amministrative a carico dei datori di lavoro responsabili.

Sul versante del contrasto delle frodi fiscali, al termine di articolati accertamenti di natura economico-finanziaria, le Fiamme Gialle centesi hanno avanzato agli uffici dell'Agenzia delle Entrate richieste di cessazione della partita IVA relative a 23 imprese, prevalentemente ubicate in diverse regioni del nord Italia, che risultavano senza i requisiti sostanziali per l’esercizio dell’attività economica (ad esempio di una sede legale ed operativa nonché di dipendenti o beni strumentali) e pertanto ritenute delle vere e proprie cartiere”, ossia imprese dedite essenzialmente all’emissione di fatture false a favore di imprenditori interessati al conseguimento di illeciti risparmi di natura fiscale.