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Il centro di Ferrara domenica si colora con il Vivicittà

Il centro di Ferrara domenica si colora con il Vivicittà

La podistica Uisp punta come sempre all’ecosostenibilità Il sogno degli organizzatori è arrivare ai mille partecipanti

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FERRARA. All’insegna dell’ecosostenibilità, domenica torna il Vivicittà, manifestazione podistica organizzata dall’Uisp che mette al centro dell’attenzione non solo lo sport, ma un messaggio ecologista rivolto ai cittadini. Già, perché si può “invadere” la città senza per questo sporcarla o deperirla: mille corridori possono partecipare e lasciarla pulita anche più di come l’avevano trovata prima del loro arrivo. «Abbiamo lasciato invariato il percorso – spiega Enrico Balestra, presidente provinciale Uisp -, perché i lavori di piazza Trento Trieste non sono invasivi. Si parte da piazza Castello con competitiva e amatoriale, quindi si fa ritorno. Nel frattempo tutti provvedono alla differenziazione dei rifiuti, all’ottimizzazione dell’acqua e ad una politica di minor impatto ambientale possibile. Si inizia in tarda mattinata e a mezzogiorno il centro è già sgombro. Altra peculiarità, il fatto che la manifestazione si corre in contemporanea con altre città e chi ha amici residenti altrove potrà fare il raffronto cronometrico in tempo reale».

Gara che punta alle 800 iscrizioni, metà delle quali nella non competitiva. Si spera però di arrivare a quota mille. «Le corse podistiche sono in crescita – afferma Gianluigi Fregnani, responsabile settore atletica dell’Uisp -: ogni fine settimana, infatti, si conta almeno un centinaio di iscritti in più del previsto ad ogni manifestazione. L’obiettivo è fare un salto indietro di 30 anni per tornare a vivere lo sport nei centri cittadini come si faceva allora con grande civiltà e rispetto di cose e persone».

Soddisfatta l’Amministrazione comunale che patrocina l’evento. «È una delle gare più belle e meglio organizzate della provincia – spiega Luciano Masieri, assessore allo sport del Comune -, l’anno scorso ho partecipato, quest’anno non mi sono allenato e non ci sarò. Nonostante le corse in città sembrino più brevi di quelle fatte al di fuori, dodici chilometri vanno comunque preparati con una certa cura per evitare figuracce».

Corrado Magnoni