Juventus, a Lione Conte ritrova Tevez
Europa League: stasera l’andata dei quarti. Il tecnico: «La sconfitta di Napoli deve darci la carica giusta per il rush finale»
TORINO. Un'euro-vittoria per far sbiadire subito le brutte immagini di Napoli. A Lione, nell'andata dei quarti di Europa League, la voglia di immediato riscatto della Juventus dopo il ko al San Paolo fa tutt'uno con l'obiettivo di andare avanti in Coppa. Non solo perché la finale si giocherà a Torino: c'è anche il peso e l'onore di essere l'ultima italiana rimasta in gioco.
«Un fatto che ci deve inorgoglire. Ed è il secondo anno consecutivo che accade» osserva Antonio Conte. Così la sconfitta napoletana finisce in archivio: «Deve essere catalogata come fisiologica - dice il tecnico bianconero -: dopo un periodo con tante vittorie, può capitare. E proprio quell'insuccesso ci deve dare la forza per il rush finale. E già a Lione mi aspetto una grande prestazione dalla squadra».
Dal canto suo Marchisio, al rientro da titolare - al posto dello squalificato Vidal - vuole smentire critiche che ritiene troppo severe: «Certe cose che ho sentito sul nostro conto, mi hanno colpito. Certi giudizi sono un po’ esagerati. In fondo, abbiamo perso una partita, sicuramente perché siamo scesi in campo con la mentalità sbagliata. Ma siamo protagonisti di un'altra annata straordinaria: nonostante le nostre avversarie si siano rinforzate, siamo riusciti a migliorarci ancora e ad aumentare il distacco. E siamo freschi mentalmente e fisicamente».
Allo Stade de Gerlande la prova della verità: «Il Lione - dice ancora Conte - è un'ottima squadra, che ha nell'attacco il suo punto di forza. Gomis e Lacazette sono eccellenti giocatori. Ma noi crediamo di avere individuato anche i punti deboli dei francesi». Il tecnico francese, Rèmi Garde, ha paragonato la Juventus al Psg e Conte ringrazia: «Bel complimento - risponde - il Psg è una delle grandi, non vedo più ostacoli al suo scudetto. In effetti, abbiamo fatto passi da gigante: tre anni fa il Lione era più avanti di noi, oggi la situazione si è ribaltata».
Per Garde la Juve è una «montagna da scalare» e Conte sta alla metafora. «Cercheremo di renderla invalicabile». Senza Vidal, ma con Tevez, che per l'ennesima volta prova a interrompere la sua astinenza da gol in Europa, che dura da ormai cinque anni. Gli infortunati restano ancora tanti, soprattutto in difesa dove Caceres, Bonucci e Chiellini sono costretti a fare gli stakanovisti. Il Lione sta ancora peggio, con una lista di sette assenti: «Una bella lotta, tra noi e loro» ammette infine Conte.