Spal, ti ricordi Crema? La storia deve ripetersi
Alla quart’ultima giornata del 90/91 i biancazzurri vinsero 4-2 al “Voltini” Fu un passo decisivo verso la C1: domenica, quart’ultima del 2013/14, serve il bis
FERRARA. Stessa città, stesso stadio, stesso turno di campionato. La storia va scritta di nuovo. La storia può ripetersi, deve ripetersi.
Crema, stadio “Voltini”, quart’ultima giornata di campionato. Era il 1991 (19 maggio), siamo nel 2014. A 23 anni di distanza la Spal si appresta a tornare sul luogo della goleada che aprì la porta alla speranza, che rappresentò un passo decisivo verso lo spareggio della promozione in C1.
Pergocrema-Spal, quel giorno. Pergolettese-Spal, domenica. Cambia il nome della squadra lombarda, non la sostanza. Non le coincidenze. Domenica, come nel 1991, la Spal si giocherà molte delle speranze di ascesa. Certo, qualcosina cambia: i biancazzurri stanno molto meglio oggi rispetto a quella partita di 23 anni fa. La squadra di Gadda è a +3 sul nono posto, dunque ben salda nel G8 e padrona del proprio destino. La formazione di Gibì Fabbri, invece, era impegnata in un disperato tentativo di rimonta concretizzatosi solo all’ultima giornata con l’aggancio alla Solbiatese che poi sarebbe stata battuta nello storico spareggio di Verona.
Ciò non toglie che la Spal - qualle attuale, intendiamo - debba chiudere la pratica, mettersi al sicuro, ipotecare l’accesso alla serie C unica (quindi al piano di sopra). Crema in tal senso rappresenta una sorta di match point: tre punti domenica rappresenterebbero un passo non decisivo ma... quasi. E l’altro giorno il diesse Davide Vagnati indicava la sua ricetta per riuscirci: «Bisognerà imporre subito il ritmo, con furore, e trovare il gol, per mandare un preciso segnale tecnico e psicologico alla Pergolettese».
L’esempio cui ispirarsi è proprio quello della Spal che nel maggio del 1991 sbancò il “Voltini” di Crema: gol di Robertino Labardi al 5’, raddoppio di Pinuccio Brescia all’11’, gara messa definitivamente in ghiaccio da Michele Paramatti al 27’, prima del poker firmato da Max Mezzini al 51’ (solo per le statistiche le reti locali al 63’ ed all’80’). Insomma, una partita risolta in meno di mezz’ora, con una partenza al fulmicotone. La stessa che Vagnati auspica per domenica. Potrebbe davvero essere la strada giusta, visto che la Pergolettese sarà senza cinque pedine fondamentali (gli squalificati Rizzi, Ferri, Puccio e Bardelloni, oltre a Tiboni messo fuori rosa) mentre la Spal ritroverà Lebran, Giani e Landi.
Salendo a quota 51, prima di affrontare la Vecomp in un “Mazza” formato calderone, la Spal potrebbe permettersi di assistere in serenità agli scontri diretti tra le rivali, senza doversi giocare molto nel big match di Mantova alla penultima.
Un passo alla volta, senza snobbare la Pergo (a -6 dai play off: impresa disperata, centrarli). Ma l’esempio da seguire è vergato negli almanacchi. La storia va scritta di nuovo sulla scorta del capitolo precedente, appunto.
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