Tramec, difesa e ritmo sempre alto
Scomparin scrive la ricetta per affrontare la trasferta di Piacenza
CENTO. Una partenza sprint appena arrivato, un calo fisico coinciso con l'andamento altalenante della Tramec, ed ora il momento della verità. Difensore ma non solo, Scomparin è il classico giocatore che dove lo metti sta: guardia, ala e quando occorre anche secondo lungo. Uno che combatte, sgomita, e che non disdegna di colpire da oltre il perimetro: «Appena arrivato sono andato subito bene - esordisce il veneto adottato da Milano -; mi sono subito integrato e trovato bene nel gruppo. Poi per un mesetto ho avuto guai fisici, mi sono scavigliato due volte e non riuscivo ad allenarmi con continuità. Il rendimento in campo ne ha risentito. Per fortuna, col tempo sono cresciuto. Anche se quella di sabato è stata una partita da dimenticare».
Scomparin ha le idee chiare su cosa non sia andato contro Montecatini: «Se non difendi per 40' con continuità, perdi. Loro ci hanno sempre creduto, anche quando sono stati ripresi; noi abbiamo completamente sbagliato difesa nell'ultima quarto ed è finita male. Peccato: era un'occasione».
All'orizzonte una trasferta quasi proibitiva a Piacenza contro una big del girone. Ma in un campionato come questo mai dire mai: «Contro Piacenza fu la mia seconda partita a Cento - continua Scomparin -; è una squadra fortissima. Hanno tutto: tecnica e tanta esperienza. Forse è la più ostica da affrontare, se li lasci giocare a piacimento allora hai già perso in partenza. Conosco Garofalo, Bonaiuti (ex di turno; ndr), Rombaldoni... tutti giocatori che non puoi neppure lasciar pensare perché ti puniscono. Se proprio devo trovare un difetto a questa squadra, posso dire che non sono più dei ragazzini: quindi, alzare il ritmo e stancarli potrebbe essere una strategia vincente. Senz'altro non vogliamo partire battuti, abbiamo vinto anche a Tortona, ci proveremo».
Già completato per sabato un pullman di tifosi. Anche a Piacenza, la Tramec avrà il solito seguito. Non basta una sconfitta “inattesa” per cancellare l'entusiasmo.
Simone Gagliardi