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«C’è tornata fame» La salvezza della Txt può arrivare subito

«C’è tornata fame» La salvezza della Txt può arrivare subito

Rugby serie B. Fogagnolo fa il punto dopo 7 sconfitte E ammette: i successi dell’andata ci hanno illusi

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FERRARA. La settima sconfitta consecutiva subita dalla Txt Cus Ferrara rugby nel girone di ritorno conferma purtroppo il trend che la squadra ha preso in questo 2014 sportivo. Dopo un girone d’andata più che positivo, con tabella di marcia da quarto-quinto posto, i cussini sono ora irriconoscibili e buon per loro che il Bassano fanalino di coda continua a perdere. Domenica prossima i vicentini affronteranno la capolista Casale: dovessero perdere (e il Benetton confermasse la partecipazione al Pro 12), la salvezza del Cus sarebbe matematica, con una classifica che ora recita così: Casale 66; Tarvisium 63; Paese 61; Mirano 58, Villadose 34; Silea33; Veneziamestre 31; Txt Cus Ferrara 26; Villorba 21, Cus Padova 20; Bassano 11.

Alberto Fogagnolo, terza linea di sostanza della Txt, prova ad analizzare il momento: «Sicuramente le sconfitte di misura con Villadose e Villorba hanno tolto fiducia. Nessuno credeva di perdere e sono state due belle botte. Poi, nonostante buone prove, con Paese e Mirano abbiamo raccolto poco o nulla. Nel frattempo, gli infortuni di Gianluca Pasa e Bondoni, assieme alle varie indisponibilità, ci portavano a schierare una formazione diversa ogni settimana e questo non aiuta. Tuttavia, la classifica tutto sommato reggeva e per questo sono venute meno le motivazioni. Ormai si sente che da questo campionato si raccoglie meno del seminato - prosegue il giocatore - ed è una tendenza dura da invertire, con il malumore che imperversa. Manca fiducia, non tanto una leadership in campo che guidi la barca. Una volta vincevamo perché avevamo “fame”. Da quando sono qui non abbiamo quasi mai perso uno scontro diretto, perché avevamo voglia di dimostrare che eravamo superiori. Forse il girone d’andata ci ha fatto dare per scontate cose che non lo sono. Il fatto che Silea o Villorba siano inferiori, non significa che non possano batterci, come infatti è successo. Domenica saremo in casa del Tarvisium e proveremo a portarci via qualche punto. Loro non sono in forma e noi con le più forti in genere facciamo le migliori gare. Abbiamo fame, dopo sette settimane di digiuno, e a parole siamo carichi. Bisogna vedere in campo poi... Oh, magari là si vince».

Dario Cavaliere