Portuense, che iella Marzola fuori causa
Il difensore out sei mesi: «Alla squadra chiedo un bel regalo»
PORTOMAGGIORE. Primato doloroso per la Portuense che non ha potuto festeggiare pienamente la vittoria contro il Sasso Marconi. Al 14’ del primo tempo, infatti, il difensore Luca Marzola, classe ’91 ex Copparese ed Emmetre, è stato sostituito da Rinaldi per infortunio. Accompagnato subito in pronto soccorso dal padre, mentre i compagni gli dedicavano il successo, il giocatore si rendeva conto che non sarebbe stata cosa di poco conto. Infatti, ieri mattina presso l’Ospedale del Delta, la risonanza magnetica ne ha evidenziato la rottura del legamento del ginocchio destro e una lieve frattura del disco tibiale.
«In cuor mio sapevo già che si trattava di qualcosa di brutto – dice Marzola -, avevo già provato la stessa cosa al ginocchio sinistro; quando mi sono scontrato con l’avversario ho sentito un “crack” che non lasciava presagire nulla di buono. Speravo, ovviamente, che non fosse così, ma la diagnosi è stata inequivocabile. Ora, per colpa di una microfrattura alla tibia non posso nemmeno essere operato subito e si parla di un intervento tra 20 o 30 giorni. Davvero non ci voleva, la prendo comunque con filosofia sapendo che non si può tornare indietro, ma ne avrò per almeno sei mesi senza contare la riabilitazione e il completo recupero».
Davvero sfortunato il difensore rossonero a cui non resta che fare il tifo per i compagni:
«Non posso nemmeno andare in auto, in queste condizioni, però mi farò accompagnare a Lavezzola per sostenere la squadra».
A proposito di campionato, Marzola - spettatore suo malgrado - fa il punto della situazione: «E’ davvero una stagione durissima, siamo tre squadre allo stesso livello e con ottime possibilità di arrivare prime alla fine della corsa. Credo che una media inglese come la nostra o come quelle di San Lazzaro e Casalecchio basterebbe a qualunque squadra per vincere il campionato. In questo caso, invece, non c’è alcuna certezza, ma la consapevolezza che sarà durissima sino alla fine. Cinque partite al termine, quindici punti in palio, chi riuscirà a prenderseli tutti avrà fatto bingo, non credo ci siano alternative. Comunque vada, tutte e tre le squadre avranno fatto un campionato mostruoso».
Deluso ma non arreso, Marzola chiede espressamente ai compagni un ultimo sforzo: «Sarebbe bello che alla fine vincessimo noi, sarebbe un bel regalo da parte dei miei compagni che mi aiuterebbe a passare più serenamente questo lungo periodo di inattività che mi attende. Resta il fatto che, una volta guarito, sarò pronto a tornare in campo senza alcuna paura».
Corrado Magnoni
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