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Rossa, tutti i punti deboli

di FIlippo Ronchetti
Rossa, tutti i punti deboli

Aerodinamica, power unit, meccanica: duro lavoro per tecnici e meccanici

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Inutile farsi illusioni: la terza gara dell’anno sarà, per la Ferrari, un’altra gara in difesa. Impossibile, a distanza di appena una settimana dal Gp della Malesia, sperare di poter competere ad armi pari con le Mercedes di Hamilton e Rosberg: una considerazione abbastanza banale e confermata da Fernando Alonso nell’immediato post-gara di Sepang: «Abbiamo un po’ di lavoro da fare. Ovviamente in Bahrain non potremo fare molto perché torneremo in macchina già tra cinque giorni, ma in Cina e Spagna credo sia chiaro cosa dobbiamo fare sulla macchina». E ancora: «Non penso che a Sakhir la situazione cambierà. Nessuna macchina cambia per magia, per cui sarà più o meno lo stesso». Appena sceso dall’abitacolo, quindi, Fernando stava già immaginando lo scenario del Gp che si disputa domenica: «La pista è un po’ differente e sui rettilinei credo vedremo la Williams, grazie all’ottima velocità di punta, essere competitiva come abbiamo visto nei test».

Obiettivi minimi. Già fissato il target del weekend: «Al momento – dice Alonso – le nostre performance ci permettono di ottenere dei punti importanti e anche in Bahrain dobbiamo finire la gara». Il firettore tecnico della Ferrari, James Allison, ha spiegato come il team stia cercando di migliorare tutti gli aspetti: «Non stiamo trascurando nulla. Il programma di sviluppo prevede di continuare a lavorare sull’efficienza della F14T: gli interventi su aerodinamica, power unit e meccanica, gara dopo gara ci aiuteranno ad avvicinare chi ora è davanti».

Per ora terza forza. La Ferrari punta quindi a confermarsi la terza forza del campionato e, senza alcun dubbio, a ben figurare con entrambe i piloti. Se Kimi Raikkonen, e ci può stare, in Australia ha pagato lo scarso affiatamento con la F14T, a Sepang, dopo aver mostrato consistenti progressi nelle libere, ci si è messa la sfortuna a vanificare tutti i progressi fatti. In questo momento infatti il rendimento di Kimi, con soli sei punti all’attivo, è appena migliore di quanto fatto due anni fa dal tanto bistrattato Felipe Massa, fermo a quota zero. Per quanto visto in Malesia al venerdì e conoscendo il valore del pilota, la sensazione è che Raikkonen abbia superato le difficoltà di Melbourne e sia quindi in grado di stare coi migliori. Mercedes e Red Bull ma non solo: Sakhir, una pista da frenate e accelerazioni, con poche curve veloci e più simile all’Australia che alla Malesia, potrebbe riportare in alto anche le McLaren, finite nettamente dietro alla Ferrari in Malesia ma davanti in Australia. Lo stesso discorso, come già anticipato da Alonso, può essere fatto a proposito delle Williams: in Malesia le Fw36 sono affondate nell’acqua delle qualifiche e hanno avuto problemi di carico aerodinamico ma, in Bahrain, le monoposto inglesi potranno far valere l’incredibile velocità di punta.

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