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UN WEEK-END FRA NOIA E SPERANZA

di STEFANO TAMBURINI

di STEFANO TAMBURINI Il Grande pasticcio ormai l’hanno fatto: i Gran premi sono pallosi, le emozioni mancano, il rumore pure. In più le nuove regole creano incertezze, strascichi di ricorsi dall’esito...

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di STEFANO TAMBURINI

Il Grande pasticcio ormai l’hanno fatto: i Gran premi sono pallosi, le emozioni mancano, il rumore pure. In più le nuove regole creano incertezze, strascichi di ricorsi dall’esito incerto. Insomma, peggio di così era difficile fare.

Grazie anche ai vistosi cali di presenze davanti ai televisori (e per fortuna i vari Auditel sparsi nel mondo non misurano le pennichelle sul divano...), sono così già partite le grandi manovre per metterci una pezza. Tutto questo con il rischio di altri strascichi polemici e chissà cos’altro ancora. Su questo fronte è molto attivo il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, che è già volato a Londra per incontrare il capo dei capi, Bernie Ecclestone. Nel mirino c’è soprattutto la regola del “risparmio” di carburante, che di fatto trasforma i piloti in poco più che amministratori di serbatoi. Già durante questo week-end il dinamico duo in Bahrain andrà a bussare alla porta di Jean Todt, presidente della Federazione mondiale e in qualche modo “padre” di questa rivoluzione che, così come è – e per motivi facilmente comprensibili – sembra piacere solo alla Mercedes.

Non sarà facile uscire dal caos, perché a cambiare le regole in corsa si rischiano pasticci non di poco conto, come quello dello scorso anno relativo alle caratteristiche delle gomme. A preoccupare erano le eccessive rotture, i troppi incidenti. Doveroso cambiare, solo che dopo il Gp di Spagna – stravinto dalla Ferrari di Fernando Alonso – e il ritorno alle coperture dell’anno precedente, i valori in pista sono usciti completamente stravolti. Probabile, a questo punto, che la Mercedes non accetti supinamente qualsiasi modifica alle regole. Chiunque al suo posto chiederebbe garanzie, compensazioni. Ed ecco che non è difficile ipotizzare il solito mercato delle vacche, riunioni carbonare, pugnali che si piantano nelle spalle di amici e finti amici... sì, insomma, il solito rituale da retropaddock che – trasmesso in diretta – potrebbe risultare più interessante delle ultime gare.

Nel frattempo c’è un Gp da correre, con la Ferrari che mette già le mani avanti con una specie di motto “aspetta e spera”, confidando in qualche imprevisto (safety car, pioggia) per poter sperare di recuperare il gap su Mercedes e Red Bull. Insomma, un week-end in difesa fra noia e speranza.

@s__tamburini

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