Fognini trionfa, Seppi tiene e l’Italia spera
Il buio ferma la sfida contro Murray: 0-1 e 5-5 Si riparte stamani, poi il doppio e Fabio è in forse
NAPOLI. L’uno a zero è frutto della pioggia e dell’oscurità. L’Italia chiude il venerdì in vantaggio sulla Gran Bretagna, ma con l’incognita di un incontro da finire, quello tra Andreas Seppi e Andy Murray. Per quest’ultimo sarà un sabato di impegni extra, visto che alle 10.30 – stamani (diretta tv su Supertennis) – riaffronterà Seppi nel proseguimento del match sospeso e poi, alle 15, ritornerà sul Centrale per il doppio.
Ma andiamo con ordine: se gli azzurri sono avanti è grazie a Fabio Fognini che, dopo aver ceduto a un’iniezione di antidolorifico (lui è restìo a queste soluzioni), ha dato il via alla sfida dopo che la pioggia aveva finalmente deciso di mettersi in pausa e i giardinieri del Tc Napoli avevano smontato il telone di protezione e rifatto il miglior maquillage possibile al campo di terra rossa. Dalle 11.30 si era passati nel primo pomeriggio, e il numero uno italiano (13 del mondo) è apparso subito in difficoltà: lo 0-3 iniziale, merito dell’abbrivio di James Ward, ragazzone inglese la cui classifica non fa testo perché si esalta in questo tipo di competizioni, ha destato un qualche dubbio sulla tenuta fisica del ligure. Prontamente smentita: Fogna, riscaldatosi come si deve e prese le misure all’avversario, lo ha prontamente messo in un angolo prendendosi il primo set.
Sforzo che però ha pagato nella frazione successiva quando Ward ha compreso di non dover accettare il palleggio perché il finale dello scambio non sarebbe stato a suo favore e dunque ha deciso di forzare sempre i colpi, pressando sempre sul rovescio dell’azzurro che, dolorante per il problema alla costola, non poteva muoversi come gli è naturale.
Una strategia che ha funzionato, con Ward che ha intascato agevolmente il secondo set tra l’incredulità degli spettatori partenopei. Ma qui, in questo frangente, abbiamo avuto la conferma della maturità di Fognini, del suo salto di qualità. Ha sopperito ai problemi fisici con la qualità dei suoi colpi. Si è adattato al dolore, lo ha accettato e s’è preso la responsabilità che gli veniva chiesta: quella di portare un punto – probabilmente decisivo – per l’Italia. Ha lottato nel terzo ed equilibrato set, imponendosi nel sesto game e avviandosi verso la vittoria. Ottenuto di nuovo il vantaggio (6-4), non c’è più stata storia: Ward ha mollato psicologicamente, ha capito che non sarebbe più riuscito a scalfire la solidità di Fognini e ha ceduto le armi dopo tre ore e otto minuti.
A quel punto, sullo 0-1, è sulle spalle di Murray il peso del match: una sua sconfitta avrebbe chiuso virtualmente i conti. E Seppi non si può dire che non ci abbia provato, considerate le parolacce di sfogo di Murray per tutte le quasi due ore di gioco. Lo scozzese è riuscito a prevalere nel primo set (6-4), deciso sul 4-4 e dopo che l’azzurro aveva sciupato un’occasione per togliere il servizio al rivale.
La seconda partita è stata più bella e intensa: l’opposizione di Seppi è aumentata di livello, tanto che Murray è finito sotto, 2-4 e 15-40. Ma Seppi, che era al servizio per involarsi a un 5-2 di tutto rispetto, ha mancato la chance di fronte all’orgoglio del britannico, che ha riapparigliato l’equilibrio sul 4-4. Seppi, però, non s’è disunito e, sul 5-4 in suo favore, non è riuscito a concretizzare i quattro set point che s’era procurato. Sul 5-5 il match è stato interrotto per mancanza di luce naturale. Oggi si riprende da qui e poi ci sarà il doppio con Fognini in forse.
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