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«Cemento di alta qualità

Sopralluogo allo stadio Mazza: «Piloni da non demolire»

di Paolo Negri

Mezzadri: condizioni molto positive, non c’è invecchiamento del calcestruzzo «Basterà non cambiare le masse in quota, cioè il peso dei nuovi fari»

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FERRARA. Pomeriggio importante, quello di ieri, per la Spal. Importante sotto il profilo delle strutture, del “Paolo Mazza”. Il riferimento è all’impianto di illuminazione, che dovrà essere messo a norma per ottemperare alle disposizioni della Lega Pro e rappresentare presupposto imprescindibile al fine di ottenere l’iscrizione al prossimo campionato.

Verifiche tecniche

Ieri alle 14.30, quindi, il presidente spallino Walter Mattioli si è presentato puntuale allo stadio ove ha ricevuto l’ingegner Giuliano Mezzadri ed un suo collaboratore, dello studio “Mezzadri ingegneria”. Classe di ferro 1933, incurante della pioggia battente, l’ingegner Mezzadri non ha esitato a salire sulla piattaforma mobile ed a procedere personalmente alla verifica dei quattro piloni che sorreggono l’impianto di illuminazione. Questo perchè, al fine del progetto, dei lavori e dei relativi costi, bisogna capire se i pilastri vanno abbattuti e riedificati, o se sono atti ad “ospitare” i futuri nuovi fari. Dopo il sopralluogo, l’ingegner Mezzadri si è espresso così: «Non è stato un collaudo, il mio compito non era quello di appurare se i piloni fossero stati costruiti bene o no. Si trattava piuttosto di una verifica dello stato di conservazione degli stessi, una valutazione per stabilire se si sono modificate le condizioni originali dell’opera. E tutto ciò tenendo presente che il degrado del cemento armato avviene come conseguenza dell’inquinamento che aumenta la perdita della caratteristica di difesa del cemento armato stesso. In questo caso, ho constatato che non sussiste tale problema: salvo un punto, un foro alla base di uno dei piloni, un degrado localizzato che andrà riparato, siamo in condizioni ancora molto positive. Non c’è invecchiamento del calcestruzzo, perchè questo è di altissima qualità, ha una massa molto compatta. Le cavillature riscontrate, in realtà non sono tali bensì piccoli rigonfiamenti della pellicola data a protezione. Insomma: non esistono condizioni che facciano ritenere ridotte le condizioni di sicurezza iniziali dell’opera». Mezzadri a breve («Pochi giorni») farà pervenire la sua relazione. Allo stato, si intuisce che a suo giudizio non sarà necessario abbattere gli attuali piloni, che potranno sorreggere i nuovi fari «a patto di non cambiare le masse in quota» (cioè che il peso dei futuri riflettori non ecceda quello attuale).

Barriere, gradinata e iniziative

Dal canto suo Walter Mattioli (che a Mezzadri ha donato un cappellino della Spal con cui l’ingegnere ha tentato di ripararsi parzialmente dalla pioggia) afferma: «Il Comune paventava la necessità di abbattere i piloni, Mezzadri mi dice che la resistenza del cemento è ottima. In questo modo è evidente che i costi dei lavori sarebbero inferiori, poi bisognerà capire che impiantistica scegliere, se fari “normali” o led. Entro dieci/quindici giorni vogliamo scegliere lo studio tecnico per il progetto, procedere con l’appalto. Capirete, credo, che questa società non sta con le mani in mano. D’altra parte la Lega Pro ha dato indicazioni precise, nella prossima stagione vuole tutti gli stadi a norma, per poi arrivare ad averli senza barriere: la strada è questa. Con la Lega si studia anche un progetto per invogliare le tifoserie ospiti ad effettuare le trasferte, in partnership con le organizzazioni di categoria delle varie città che darebbero pacchetti a prezzi agevolati per locali e musei. Quindi vogliamo migliorare la nostra struttura, l’ingegner Mezzadri mi ha anche accennato alla possibilità di coprire la gradinata. Gli ho risposto che prima devono farmela riaprire... Ma un passo alla volta arriveremo a tutto».

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