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Spal, la politica dei piccoli passi

dall’inviato Paolo Negri
Spal, la politica dei piccoli passi

Seconda Divisione. A Crema poca benzina e brutta gara ma punto prezioso: +4 sul Mantova

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CREMA. La Spal allunga. Una giornata in meno alla fine del campionato, un punto guadagnato su Torres e Mantova: +3 sui sardi travolti a Monza (e così matematicamente promosso), +4 sul Mantova (ko in casa contro il Cuneo), nono e primo escluso dalle otto che saliranno nella serie C unica. E’ questa la nota positiva portata in dote dal pareggio 0-0 che i biancazzurri hanno colto ieri a Crema al termine di una gara bruttarella forte. La Spal procede a piccoli passi, restano tre partite e 9 punti in palio: basterà conquistarne 4 per essere aritmeticamente certi della promozione.

Spal senza gli squalificati Silvestri e Buscaroli ma con i rientri di Lebran, Giani e Landi. Formazione annunciata, modulo abituale (5-3-2). Attenzione al campo ed ai risultati delle altre partite. Discreto avvio dei biancazzurri, che tra il 6’ ed il 7’ piantano due banderillas prima con un’iniziativa di Lazzari su cui la Pergo si salva in corner, poi con un gran tiro di Sereni ribattuto da un difensore a vantaggio di Varricchio che difende palla e quindi conclude alto in mischia da distanza ravvicinata. Al 16’ la Spal reclama un rigore per fallo di mano su cross di Lazzari da destra. Poi la gara si spegne. Poco ritmo. Errori tecnici, imprecisioni anche in fase di “uscita”. Spal con scarsa spinta, il portatore di palla non ha soluzioni, nessuno fa movimento, si propone, detta il passaggio. Sensazione: la benzina nel serbatoio non è tanta, anzi. Poi, forse, è anche il tipo di match in cui la paura di sbagliare ha il suo peso, pur se la Pergo fa poco o nulla per incutere timore: è la posta in palio globale, quella in prospettiva, ad essere pesante. La Spal, vincendo, sarebbe a cavallo, ma pare frenata. Eh sì che pressando, triangolando in velocità, si andrebbe dentro, i gialloblu di casa sono limitati e privi di furore agonistico (a dispetto di giocarsi teoricamente l’ultimissima chance per lottare per i play off). Occasionissima Spal al 22’, da corner: battuta di Capellupo, colpo di testa di Berretti ed illusione ottica del gol, ma il pallone esce di nulla. Tra pause ed errori ecco al 32’ la Pergo vicina al vantaggio con Esposito che si infila centralmente in area, è solo ma tira debolmente ed a lato. Replica spallina al 34’ con Lazzari su cui Grandi oppone i pugni. Tra pause ed errori si arriva al 42’ quando Sereni da rimessa laterale innesca Landi che pesca Cozzolino in area: la punta si destreggia e si presenta davanti a Grandi superandolo con un tocco, ma Giovannini salva sulla linea.

Servirebbe di più, ma anche in avvio di ripresa la Spal stenta a decollare. Al 20’, addirittura, sono i locali ad avere una bella chance però Esposito sbaglia. E’ invece bravo Cozzolino due minuti dopo: progressione, ingresso in area e gran sinistro, Grandi vola a deviare in angolo. Dentro Falomi per Varricchio, e più tardi Arrigoni per Berretti. Cambia nulla, partita molto povera e dal passo lento, evidenti affanni (per i biancazzurri dieci corner a favore e nessuno sfruttato, mai un duello aereo vinto, chiarissima stanchezza, assenza di brillantezza, mai uno spunto, un cambio di ritmo), gara che termina 0-0.

Due punti persi, se vogliamo essere proprio crudi, ma l’altro lato della medaglia dice che per la Spal è comunque un passo di avvicinamento verso la serie C unica. A tre gare dal termine, di cui due a Ferrara (domenica contro la Virtus Verona, all’ultima giornata col Bellaria) inframezzate dallo scontro diretto a Mantova, si vede lo striscione del traguardo. Ma la corsa non è finita. Forza.

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