Todt: «Le regole si cambiano se tutti sono d’accordo»
MANAMA. Alcuni «si lamentano» più di altri e «sono quelli che fanno più rumore». Dopo due gare il mondiale di F1 fa parlare di sè più che altro per i mugugni di parte dei protagonisti sulle nuove...
MANAMA. Alcuni «si lamentano» più di altri e «sono quelli che fanno più rumore». Dopo due gare il mondiale di F1 fa parlare di sè più che altro per i mugugni di parte dei protagonisti sulle nuove regole e questo non piace a Jean Todt, presidente della Fia. Intanto, oggi e domani tutti i team - la Ferrari col solo Alonso - svolgeranno in Bahrain la prima delle quattro sessioni di test inter-stagionali, la maggior parte alla ricerca di quelle migliorie che possano far ridurre il gap con le Mercedes, dato che proprio Todt nega che si possa mettere mano alle attuali regole tecniche che la scuderia tedesca ha saputo interpretare al meglio.
A chi sostiene che questa F1 non scalda gli animi, Todt risponde: «Ho visto il mio primo Gp ed ho sentito tante emozioni». Uno dei «problemi», sottolineati anche dal campione del mondo Vettel è il rumore dei motori («una schifezza», l'ha definito il tedesco, ma l'ex dt della Ferrari non è d'accordo: «A mio avviso non è stato un enorme cambiamento. Sul banco di prova sembrava i motori avessero un buon suono, nei box erano rumorosi, in pista rendono meno ma non mi preoccupa. Esamineremo il problema con i tre produttori per vedere se siamo in grado di sviluppare una sonorità migliore». Più netta la chiusura sulla possibilità di modificare le regole: «Serve l'accordo unanime delle scuderie, altrimenti non possiamo cambiare nulla. Quelli che sono davanti non si lamentano, gli altri sì e fanno più rumore di chi è soddisfatto».