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Juventus, Buffon pregusta lo scudetto e pensa all’Europa

Juventus, Buffon pregusta lo scudetto e pensa all’Europa

Il capitano sulla squalifica del rivale: «Dispiace anche a noi» Domani nel ritorno col Lione titolari Isla, Ogbonna e Osvaldo

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TORINO. Lo scudetto se lo sente già cucito addosso, ma preferisce non dirlo, mantenere il tutto a livello di sensazione. Così la Juventus vive il suo +8 sulla Roma. È un distacco che la mette al sicuro da possibili rimonte, e che definisce questo scenario: il destino del campionato è interamente nelle sue mani, e il suo trentesimo scudetto la Juventus a questo punto se mai dovesse perderlo dovrebbe prendersela solo con se stessa. A parte lo scontro diretto a Roma tra un mese, i bianconeri sono attesi da sei partite tutto sommato facili. Il calendario è oggettivamente in discesa, almeno sulla carta, e l’Europa League più che un affaticamento appare uno stimolo ulteriore per chiudere al meglio una stagione da incorniciare.

Tuttavia in casa Juve, un po’ per scaramanzia, un po’ per abitudine mentale, si preferisce la via del realismo. «Otto punti di vantaggio sono rassicuranti ma non garantiscono – ha ammonito ieri l’ad Giuseppe Marotta –. Ci attendono ancora sei partite, significa che ci sono ancora 18 punti in palio». La fiducia in casa bianconera è comunque molto alta, soprattutto perché – ha detto Marotta – «in panchina c’è un tecnico come Antonio Conte: è un maestro nel gestire queste situazioni».

Di scudetto «già in tasca» così come del record dei 100 punti in classifica non vuol sentire parlare Gigi Buffon, che, anzi, si è detto dispiaciuto per la qualifica di 4 giornate inflitta a Mattia Destro. «Se la Roma dovesse perdere un giocatore così dispiacerebbe anche a noi. Una squadra come la Roma rende il campionato più bello». Parlando a Milano a margine dell’inaugurazione di un negozio, il portiere della Juve ha detto: «A me dei 100 punti interessa poco. Mi interessa vincere il terzo scudetto consecutivo. Coronerebbe il nostro sogno e sarebbe il giusto riconoscimento dopo tre anni meravigliosi. Ma abbiamo alle spalle una squadra che crede nella rimonta, quindi dobbiamo fare attenzione. Non pensiamo che lo scudetto sia acquisito per volontà divina».

Tevez e Llorente al Mondiale? «Sì. Per noi che li vediamo tutti i giorni è impensabile che non ci vadano».

Chi invece assegna già lo scudetto alla Juventus è un giallorosso “doc” come Paulo Roberto Falcao. L’ex romanista ha detto: «Il campionato è praticamente deciso. Ma la Roma ha il dovere di continuare a crederci, perché è una squadra molto forte. La rivalità tra Roma e Juventus è nata negli anni Ottanta, quando giocavo io. A scatenarla fu il gol ingiustamente annullato a Turone. Ma non si può certo paragonare la squalifica di Destro al gol annullato a Turone, si tratta di due contesti completamente diversi».

Domani intanto è tempo di Europa League: Conte è pronto a schierare dal primo minuto Ogbonna, Isla e Osvaldo nel ritorno allo Stadium contro il Lione (1-0 Juve all’andata), quando ritroverà dopo le squalifiche anche Vidal».