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Spal, Il punto di mister Gadda: «Troppa tensione e stanchezza»

Spal, Il punto di mister Gadda: «Troppa tensione e stanchezza»

Il tecnico: a Crema poco brillanti, ma quattro pareggi ci portano a un passo dalla meta

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FERRARA. Punto della situazione in casa Spal, dopo il pareggio contro la Pergolettese a Crema, con l’allenatore biancazzurro Massimo Gadda.

Impossibile non iniziare dalla nuova squalifica: se l’aspettava?

«No, questa volta non me l’aspettavo. Se dopo la gara con il Forlì ci poteva anche stare, perché ero corso in campo dirigendomi verso l’arbitro, qui è davvero senza logica. Comunque, meglio a me che a un giocatore».

Quali le riflessioni a mente fredda dopo la partita di Crema?

«La squadra ha mostrato voglia, ma non si può dire che abbiamo giocato una buona partita. Abbiamo avuto 3/4 occasioni per metterla dentro e un gol magari avrebbe rappresentato uno sblocco per i ragazzi. È chiaro che c’è tensione, si sente l’obiettivo che è lì ma non ancora conquistato».

Quindi, è più la tensione che impedisce di rendere al massimo o c’è anche un calo fisico?

«Possono essere entrambi gli aspetti. Ma se andiamo ad analizzare le ultime gare, io mi sento sereno e tranquillo: abbiamo fatto due pareggi contro squadre forti come Cuneo e Forlì, poi si è pareggiato a Vicenza e a Crema. In questo momento quello che conta è che la nostra classifica, nonostante i 4 pareggi, sia migliorata. Basilare è conquistare la serie C unica: se siamo in difficoltà noi con quattro pareggi conquistati, allora cosa dovrebbero dire a Mantova che sono reduci da tre sconfitte? Le partite non possono essere tutte spettacolari: ne abbiamo fatte di molto buone e altre meno. Ma va ricordato il cammino della Spal e vorrei sottolineare che ora la squadra è anche molto più solida dietro, avendo incassato solo 4 reti nelle ultime 8 partite».

Mancano 4 punti per centrare l’obiettivo: con due gare in casa il "Paolo Mazza" può essere il valore aggiunto?

«È evidente che avere due partite su tre in casa ci fa piacere. Sappiamo bene che cosa ci può dare il nostro stadio. Domenica affrontiamo una Virtus Vecomp Verona che si gioca tutto, ma, con il massimo rispetto per gli avversari, conta quello che fa la Spal. L’ho detto anche ai ragazzi negli spogliatoi: dobbiamo essere orgogliosi e contenti di quello che abbiamo fatto. Domenica per la prima volta avremo la possibilità matematica di centrare l’obiettivo a due giornate dalla fine e in un torneo così combattuto sarebbe un grande impresa. Proveremo a vincerla come abbiamo sempre fatto anche in queste giornate: a Vicenza abbiamo creato un’enormità di palle-gol nel secondo tempo; a Crema, in una giornata sicuramente di non brillantezza, abbiamo comunque avuto dieci calci d’angolo a favore. Domenica ci proveremo con tutte le forze a conquistare i tre punti».

Pensa a qualche variante di formazione o darà continuità all’assetto di domenica?

«Ci sono ancora molte sedute di lavoro in settimana, vediamo di valutare bene le condizioni di tutti. Ora c'è anche un Paro che è pienamente a disposizione e può essere una possibilità in più per noi. Ci sono Personè e Falomi che sono opzioni importanti per l’attacco, come anche Arrigoni nel mezzo del campo. E sono contento che ritornino dalla squalifica Buscaroli e Silvestri. Occorrerà ora vedere come evolverà il problema alla spalla che ha Lebran e se ce la farà a recuperare per domenica. Anche Di Quinzio sta facendo progressi importanti ed è una carta da considerare per le prossime partite».

Da domenica non c'è più il parametro dei 24,5 anni da rispettare, cambia qualcosa per lei?

«Le scelte saranno più libere, ma sicuramente molti dei nostri under giocheranno lo stesso. Domenica serve gente pronta alla battaglia, alla lotta contro una squadra molto forte, ma, ripeto e ci tengo a sottolinearlo, conterà quello che fa la Spal».

Andrea Tebaldi