Vela: Benvenuti chiude al quarto posto nella gara di Portofino
FERRARA. Fantastico Benvenuti che nell’ultimo fine settimana ha conquistato il quarto posto del “Trofeo Negri” a Portofino con la sua First Fun, un’imbarcazione di dodici metri che richiede un...
FERRARA. Fantastico Benvenuti che nell’ultimo fine settimana ha conquistato il quarto posto del “Trofeo Negri” a Portofino con la sua First Fun, un’imbarcazione di dodici metri che richiede un equipaggio di nove persone. Per la prima volta nel ruolo di tattico, il velista ferrarese è riuscito ad arrivare nelle primissime posizioni di una delle manifestazioni più prestigiose al mondo a cui partecipano oltre 60 scafi ed è organizzata dallo storico e affascinante Yacht Club Italiano di Genova. «Siamo arrivati secondi tra gli italiani, mentre i primi due gradini del podio se li sono aggiudicati i russi - racconta Michele Benvenuti -; c’è un po’ di rammarico perché sino a 200 metri dall’arrivo eravamo medaglia d’argento, ma sono ugualmente contentissimo del risultato raggiunto».
Il nostro velista è però riuscito ad arrivare terzo e a salire sul podio nella classe internazionale denominata Irc che è uno dei due sistemi di rating, l’altro è l’Orc, applicati nelle regate di altura. Si è quindi concluso nel migliore dei modi un periodo ricco di appuntamenti iniziato con la settimana della vela dal 14 al 16 marzo di Alassio in cui Benvenuti aveva potuto prendere confidenza con la First Fun. Peccato, invece, che nel mezzo ci siano stati i campionati italiani della classe Dragoni a cui l’estense arrivava tra i possibili protagonisti. «Per seri motivi personali, l’armatore non ha potuto aderire al progetto all’ultimo momento e ho dovuto allestire un equipaggio senza aver avuto il tempo di amalgamarlo. Così i campionati sono andati male e di conseguenza per noi sono saltati anche gli Europei».
Meglio allora concentrarsi sui prossimi appuntamenti: Benvenuti sarà in acqua il 26 e 27 aprile a San Bartolomeo in Mare, sempre in Liguria, per una gara nazionale con la classe Contender.
Corrado Magnoni