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Conte: «Juventus voglio la semifinale Rilanciamo l’Italia»

Conte: «Juventus voglio la semifinale Rilanciamo l’Italia»

Europa League. Stasera il ritorno con il Lione allo Stadium Si parte dall’1-0 dell’andata. Tevez rimane in forse

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TORINO. Juve, in testa solo l’Europa League. La missione, tutt’altro che impossibile grazie all’1-0 dell’andata, è quella di riportare il calcio italiano dove manca da troppo tempo: le semifinali delle coppe europee. È dal 2008 che non capita più: protagonista la Fiorentina, eliminata ai rigori dai Rangers Glasgow. Con quest’obiettivo Antonio Conte dimentica per un attimo la corsa al tris scudetto: «Il campionato per me oggi non esiste, siamo molto concentrati sul Lione, sarebbe prestigioso arrivare in semifinale. Sono sei anni che non succede e potremmo essere noi a riportare l’Italia a questo traguardo. E questo è un dato che dovrebbe far pensare». Pensiero, dunque, al Lione. L’allenatore bianconero indica la rotta: «L’1-0 dell’andata è un buon risultato ma noi non siamo abituati a speculare sul risultato e a fare partite difensive. Cercheremo di partire forte, cercando di vincere la partita, senza fare calcoli».

Un occhio al campionato e a dosare le forze del gruppo, Conte dovrà comunque darlo. «Turnover? Non si tratta di pensare a fare rotazioni, ma di cercare di schierare la squadra migliore per passare il turno – afferma –. Anche un presunto titolare può finire in panchina per scelta tecnica e non per rotazione». Qualche rotazione, comunque, ci sarà: dopo due turni di squalifica, rientrerà Vidal che darà un turno di riposo a Pirlo o Pogba. Ogbonna potrebbe rilevare uno del trio di difesa, probabilmente Chiellini, che gioca da sette gare (in 23 giorni) senza sosta insieme a Bonucci e Caceres («Sono in ottima condizione» dice l’uruguaiano). Come all’andata, Isla partirà dal primo minuto al posto di Lichtsteiner e Osvaldo al centro dell’attacco.

E Tevez? «Carlos è stato abbastanza preservato nell’ultimo periodo – sottolinea Conte –, visto che è alle prese con un problema a un tendine e un fastidio all’adduttore. Dopo la squalifica di Napoli ha giocato due gare per 55-60’. Deciderò dopo la rifinitura». L’impressione è che comunque l’Apache non voglia rinunciare alla ribalta europea, dove deve interrompere il digiuno di gol che dura dal 2009, dai tempi del Manchester United. Altrimenti salirebbero le chance di Giovinco per il posto accanto a Osvaldo.