Un tumore maligno molto diffuso
Che cos’è il neuroblastoma? Già la parola in sè spaventa e le ragioni sono tante. Il neuroblastoma è una forma tumorale maligna che colpisce le cellule nervose dei gangli simpatici nei primi anni di...
Che cos’è il neuroblastoma? Già la parola in sè spaventa e le ragioni sono tante.
Il neuroblastoma è una forma tumorale maligna che colpisce le cellule nervose dei gangli simpatici nei primi anni di vita, originati dai residui del sistema nervoso autonomo che si sviluppa durante la vita embrionale.
In età pediatrica rappresenta la terza neoplasia per frequenza dopo le leucemie e i tumori cerebrali. Può colpire le ghiandole surrenaliche (presentandosi come una tumefazione addominale) o i gangli simpatici paraspinali (potendo comparire in qualsiasi tratto della colonna vertebrale: addominale, toracica e più raramente cervicale).
Il neuroblastoma, che rappresenta il 10% di tutti i tumori maligni dei bambini, è di gran lunga il tumore più frequente nei primi 5 anni di vita con un’età media alla diagnosi di circa 2 anni. Oltre il 50% dei tumori diagnosticati nel periodo neonatale, cioè nel primo mese di vita, sono neuroblastoma.
La prognosi è molto buona nei bambini piccoli, sotto l’anno di vita, rispetto ai più grandi: precoce è la diagnosi, migliore la possibilità di guarigione. Ma più della metà dei bambini presentano una malattia metastatica e hanno una prognosi sfavorevole nel 75% dei casi. La malattia può regredire da sola, anche se disseminata metastatica, nei bambini con età inferiore a un anno.
I sintomi più diffusi della malattia sono: febbre, anemia, inappetenza, ecchimosi alle palpebre.
Spesso i sintomi iniziali dipendono dalla compressione che la massa tumorale esercita sugli organi vicini.
La presentazione può essere subdola e spesso i sintomi della malattia possono trarre in inganno, poiché riconducibili a stati influenzali, quali pallore, anoressia, cambio d’umore, rifiuto a camminare. Questo spiega perché la diagnosi di neuroblastoma è così spesso ritardata, specialmente quando il tumore è di piccole dimensioni o localizzato nel retro peritoneo alto, sede molto difficile da raggiungere con l’esplorazione clinica.
Il neuroblastoma può infiltrare i forami vertebrali, determinando compressione midollare: questa manifestazione della malattia è difficile da scoprire nei piccoli pazienti, a meno che non si dia grande attenzione a sintomi aspecifici, come irritabilità e ipotonia negli arti inferiori.
Le metastasi, frequenti e precoci, colpiscono ossa, linfonodi, fegato e midollo osseo.