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«Non vogliamo vivacchiare Se la Spal è promossa più investimenti sul calcio»

di Paolo Negri

Colombarini: risorse da razionalizzare nel caso la Mobyt non vada in Gold «Determinanti categoria e pubblico. Serie B magari in due o tre anni»

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FERRARA. I puntini sulle “i”. Ha inteso metterli Simone Colombarini, che ieri pomeriggio ha tenuto una conferenza stampa al Centro di via Copparo. Un’esigenza avvertita dopo le parole pronunciate ad inizio settimana da Fabio Bulgarelli, presidente e co-proprietario (proprio con la famiglia Colombarini: 50% di quote sociali a testa) della Mobyt Pallacanestro Ferrara, nonchè socio di minoranza (30% delle azioni, il 70% è dei Colombarini) della Spal. Ma che aveva detto l’ingegnere? In estrema sintesi: «Se la Mobyt non verrà promossa, e se la Spal accederà alla serie C unica, allora le risorse andranno razionalizzate, con maggiori investimenti a favore dei biancazzurri». Parole forti, in un momento topico della stagione per entrambi i club. Con - nelle interpretazioni - sospetto di disimpegno dal basket (teoria subito e fortemente negata da Bulgarelli) ed ipotesi di ambizioni verso la poltrona presidenziale spallina. Su quest’ultimo aspetto, Colombarini ieri è stato netto: «Qualcuno può aver letto le frasi di Bulgarelli come un suo futuro disinteressamento dal basket, ma non è così. E Mattioli è e resterà il presidente della Spal».

Anche per il resto, Simone Colombarini ha parlato chiaro:

«Siamo tutti uniti, dall’inizio di questa avventura, di questo progetto. E lo restiamo. Vengono fatte delle riflessioni, delle valutazioni, che condividiamo da mesi. Insieme, appunto. Portiamo avanti, e continueremo a farlo, Spal e Mobyt, ma ora che sta per avviarsi a conclusione l’annata sportiva soppesiamo come condurre due società del genere. Siamo contentissimi della risposta del pubblico, e dell’atmosfera che si è tornati a respirare in città intorno alla Spal, però la raccolta pubblicitaria ed il contributo degli sponsor hanno lasciato molto a desiderare. Per questo le risorse andranno razionalizzate. Nessuno si tira indietro. Anzi, investiremo di più rispetto a quest’anno, ma bisogna vedere a fine campionati se la Spal sarà promossa in C e se la Mobyt resterà in Silver. Se così fosse, e con le presenze di pubblico registrate in generale e negli ultimi mesi in particolare, avrebbe più senso indirizzare gli investimenti sui biancazzurri. In ogni caso, se il basket venisse promosso in Gold sarebbe in grado di autosostenersi, con un maggior numero di sponsor».

Colombarini ha poi sottolineato: «In qualunque modo vada, a giugno noi e Bulgarelli dovremo metetre mano al portafoglio per chiudere in pareggio l’esercizio, e lo faremo. Ma è chiaro che non è strada praticabile in eterno. Dove andranno gli investimenti, lo diranno pubblico e categoria».

Un po’ di cifre sono utili per capire: «Come Spal l’annata verrà chiusa con uno sbilanciamento leggero, controllabile. Contributi ed incassi sono superiori alle aspettative: i primi, relativi non solo al minutaggio per i giovani ma frutto anche del punteggio per il vivaio e delle erogazioni relative alla Legge Melandri, saranno sui 650/700.000 euro; i secondi saranno vicini ai 400.000 euro, quando li avevamo stimati sui 300/350.000. Quanto agli sponsor, se escludiamo Vetroresina (è l’azienda della famiglia Colombarini; ndr), ed al netto delle tasse pubblicitare e delle spese per la cartellonistica, frutteranno meno di 100.000 euro. Gli introiti totali per la Spal saranno di 1 milione e 200.000/300.000 euro. Ma se saremo in C dovremo spendere più di quest’anno e bisognerà vedere dove prendere questi soldi. Puntiamo a maggiori introiti pubblicitari, da qui all’inizio della prossima stagione studieremo tutte le iniziative possibili, come Polisportiva, per trovare maggiori investitori. La Mobyt a oggi ha più sponsor della Spal, fidelizzati negli anni da Bulgarelli. Valuteremo pacchetti per entrambe, vedremo chi vuole sostenere l’una e/o l’altra».

Va da sè che si possono anche allargare gli orizzonti, cercare partner pubblicitari anche fuori dai confini cittadini e provinciali. Colombarini concorda: «Non ho e non abbiamo preclusioni. Una Spal in C sarebbe ancor più appetibile, gli sponsor sono bene accetti da ogni parte d’Italia. Di sicuro, vista l’esperienza in chiave locale, prima di fissare investimenti ed obiettivi non vorremo solo promesse. Molte aziende locali sono vicine al basket perchè la situazione delle Spal precedenti a noi ha dettato loro questa scelta, ora si tratta di capire come vorranno muoversi. Perchè per noi portare avanti Spal e Mobyt entrambe ad alto livello non sarà più possibile se i mezzi saranno quelli di quest’anno, e noi non vogliamo due club che vivacchino. Ribadisco: se la Spal sarà in C e la Mobyt in Silver, allora è possibile che si agisca gestendo la Pallacanestro Ferrara affinchè mantenga la categoria e non per cercare la promozione».

Parentesi sulle partnership economiche: riferimento anche a possibili soci? «Se ne potrebbe parlare, ma solo se condividessero le nostre idee: qui non c’è da guadagnare, quello che facciamo è per la città. E non credo che qualcuno venga da fuori per buttare i soldi nella Spal. Se poi ci si trova sulla stessa lunghezza d’onda...».

Vabbè, discorso teorico. Ci si tenga ben stretti questa proprietà, che non pensa minimamente ad un qualsivoglia disimpegno, su qualsiasi fronte. La prova è nelle parole di Simone Colombarini: «Se c’è l’ambizione di fare di più, le risorse vanno canalizzate. Se come Spal saliamo in C, la mia ambizione sarebbe quella di provare la scalata in B in due o tre anni. Per questo vorremmo pianificare subito una stagione di C di livello medio/alto. Intanto per salire ci mancano 4 punti e vorrei conquistarli subito, tra domenica e Mantova per poi battere il Bellaria e puntare al 4º posto che darebbe diritto alla Coppa Italia Tim. C’è attesa per domenica, nelle ultime due gare non siamo stati brillantissimi ma in questi giorni mister Gadda ha dato ai giocatori la possibilità di recuperare energie fisiche e mentali: speriamo che domenica vada tutto come auspichiamo».

Nel mentre, la società resta al lavoro. E’ in agenda un incontro con Veneto Banca per capirne le intenzioni (co-sponsorizzazione rinnovata o meno), e martedì vertice dal sindaco relativamente ai lavori di adeguamento dell’impianto di illuminazione del “Mazza”: «L’importo garantito dal Comune speriamo copra con gli interessi ciò che spenderemo, che anticiperemo: diciamo che il nostro sarà un prestito ripagato in cinque anni dall’Amministrazione. Valutiamo tutti i preventivi e poi agiremo. E queste spese cercheremo di farle incidere il meno possibile sull’impegno economico per la prossima stagione».

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