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Il Kaos soffre, esulta, trema ma alla fine batte il Napoli

Il Kaos soffre, esulta, trema ma alla fine batte il Napoli

FERRARA. È incredibile quello che è successo al PalaMit2B tra Kaos Futsal e Napoli. Anzi no, tutto il contrario. Una vittoria sofferta, e dov’è la novità? Non è bastata una rimonta alla squadra di...

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FERRARA. È incredibile quello che è successo al PalaMit2B tra Kaos Futsal e Napoli. Anzi no, tutto il contrario. Una vittoria sofferta, e dov’è la novità? Non è bastata una rimonta alla squadra di Leopoldo Capurso per aver la meglio sul coriaceo quintetto di Ivan Oranges, entrato in campo con il solo obiettivo di tenere in difesa e magari colpire in contropiede. Ce ne sono volute ben due.

Insomma, se il pubblico ferrarese ieri pomeriggio voleva una bella scarica di adrenalina, scegliere lo spettacolo offerto da queste due squadre è stata una mossa azzeccata. Quasi quanto quella dei partenopei di affidarsi totalmente a Fornari, navigato pivot che la serie A la conosce come le sue tasche. E’ da una sua invenzione che arriva il primo vantaggio campano, firmato addirittura con un colpo di tacco spalle alla porta che trova impreparato Laion, poi decisivo nel secondo tempo.

Difficile, però, prevedere una conclusione del genere, improvvisa tanto quanto viscida, ma lo 0-1 illumina il tabellone del palazzetto. Doccia fredda per il Kaos, che non ingrana e con fatica arriva in maniera pericolosa dalle parti di Leandro. Il punteggio non cambia fino al lampo di Tuli, che al 19’36’’ tramuta in gol un bell’assist di Coco, consentendo ai suoi di andare al riposo sull’1-1, risultato che, a giochi fatti, accontenterebbe solo il Napoli.

Serve una scossa ai padroni di casa, e provvidenziale come una manna dal cielo arriva il gol di Vinicius, bravo a farsi trovare pronto sul secondo palo all’appuntamento con il più classico degli assist a tagliare l’area di Tuli.

Il più è fatto? Non sia mai. Fornari non ci sta e si crea dal nulla lo spazio per siglare il 2-2. La sua azione è travolgente e parte addirittura dalla metà campo partenopea: sull’out sinistro, il pivot si trascina ben due avversari fino al limite dell’area difesa di Laion e lo fulmina con un diagonale preciso imprendibile.

Altro giro, altro pareggio, che diventa vantaggio campano quando Lucho Gonzalez segna il 3-2 a poco più di 5’ alla fine. Tela fatta e disfatta, ora ci si appella ai miracoli. E provvidenziale, con il portiere di movimento, arriva l’autogol di Evandro a riaprire ogni discorso.

In teoria, un punto per uno “non fa male a nessuno”, ma tre sono decisamente meglio. E così Kakà, con un destro dei suoi, lascia di sasso Leandro a 66” dal gong, regalando al Kaos la matematica certezza di un posto tra le prime quattro. E raggiungere questo obiettivo con una giornata d’anticipo è decisamente un bel sollievo, oltre che un traguardo di assoluto rispetto.

Costantino Felisatti

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