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la protesta

Una maglia per dire basta alle società poco serie

FERRARA. Anche giocatori della Mobyt Ferrara aderiscono alla prima giornata di mobilitazione indetta dalla Giba (Giocatori italiani basket associati). Su tutti i campi di Dna Gold e Silver, ma anche...

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FERRARA. Anche giocatori della Mobyt Ferrara aderiscono alla prima giornata di mobilitazione indetta dalla Giba (Giocatori italiani basket associati). Su tutti i campi di Dna Gold e Silver, ma anche in campionati minori e femminili, verrà indossata la stessa maglia durante il riscaldamento pre-partita per richiamare l’attenzione sui problemi che affliggono il basket nostrano: società che falliscono anche a stagione in corso (Bologna e Rieti l’anno scorso, Lucca quest’anno), ritardi nei pagamenti e garanzie praticamente assenti.

«Noi giocatori - spiega Daniele Casadei, che è consigliere Giba - vogliamo porre l’accento su questi problemi, in maniera che si possano creare regole e tutele che aiutino a migliorare tutto il mondo della pallacanestro italiana. Qui a Ferrara abbiamo la fortuna di avere una società presente e professionale, così come tante altre ce ne sono in Italia. Non per questo, però, possiamo ignorare ciò che è evidente tutto intorno a noi, e per questo motivo ci schieriamo al fianco di tutti gli altri giocatori in questa mobilitazione, senza pregiudicare lo spettacolo, ma protestando per porre l’accento su problematiche sempre più gravi. Speriamo di essere ascoltati, dal confronto - conclude Casadei - possono nascere buone idee».