La Nuova Ferrara

BARI. «Abbiamo fatto cose “vecchie”, alle “nuove” ci lavoreremo durante le due prossime settimane». Coach Furlani inizia così a commentare il successo, annunciato, della sua Mobyt. E aggiunge: «I ragazzi sono stati bravi a interpretare nella giusta maniera una trasferta anomala. Sapevamo che era una gara molto sui generis: il campo, il risultato e le situazioni l’hanno confermato. Volevamo rispettare l’impegno, cercando di giocare un basket dignitoso: l’abbiamo fatto, adesso vediamo come si evolve l’ultima giornata, anche e soprattutto per capire che posizione occuperemo in griglia».

Ad oggi, la quinta: «All’ambiente cestistico lancio un messaggio: il nostro campionato ancora non è finito. Siamo in una situazione da bollino rosso e di grande emergenza. Questi ragazzi hanno ancora grande voglia di dimostrare qualcosa: non so che cosa saremo in grado di fare e dove potremo arrivare, è chiaro che le assenze si sentono e sono pesanti nella testa di chi c’è. Abbiamo due settimane per ricaricare le pile e per vedere se riusciamo a essere camaleonti, cambiando pelle, vedendo se riusciamo a giocare una pallacanestro differente. Alla luce di questo, la gente non vogliamo deluderla. Non siamo una bolla di sapone che al primo alito di vento è esplosa, possiamo ancora dare qualche piccola soddisfazione. Con tutto ciò che si legge sui giornali, non vogliamo essere noi che tarpiamo le ali alla credibilità e alla voglia di fare pallacanestro ad alto livello a Ferrara». (l.m.)