La Nuova Ferrara

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castelli elogia i suoi giocatori

Il Galliera retrocede combattendo

In dieci dal 25’ strappa il pareggio alla Poggese. Ma non basta

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POGGIO RENATICO. Finisce 3-3 tra Poggese e Galliera, e il pareggio rispecchia abbastanza fedelmente la partita, anche se gli ospiti, in dieci dal 25’, forse avrebbero meritato qualcosa di più. Cronaca piuttosto ricca per dormite e svarioni vari. Le dormite cominciano al 14’, quando Scarpulla, liberissimo in area poggese sciupa un assist di Calandrino. Meno di 1’ dopo il sonno si ripete, e questa volta Festi non sbaglia. Al 25’ Barbu si fa cacciare per un brutto fallo su Monti e sulla punizione conseguente la difesa ospite imita quella poggese, e Azor, liberissimo, tira in rete di testa. Al 30’ Zanardi si salva col brivido, smanacciando sul palo e poi sul fondo un destro tutt’altro che irresistibile di Marchione. Al 36’ Poggese in vantaggio con Mogos e al 38’ gran destro di Azor e palla che scheggia la traversa. Al 53’ cominciano le dormite della ripresa e Darrasy ne approfitta subito per pareggiare, ma al 57’ passa di nuovo la Poggese, questa volta con Zucchini su rigore. Gli ospiti non ci stanno, e dopo una punizione di Calandrino appena alta al 68’, al 69’ pareggiano ancora con Calandrino, che riceve un incredibile via libera dall’imbambolata difesa giallorossa. L’ultimo quarto d’ora è dei padroni di casa, che al 75’ centrano il palo con Monti, e all’81’ sciupano un’occasione d’oro con Franceschi, ma all’88’ rischiano il sorpasso, e solo una gran parata di Zanardi su Calandrino lo evita.

Spogliatoi

Per Luca Biavati che sostituiva Ruggeri sulla panca della poggese «è stata una tipica partita di fine campionato, per quanto ci riguarda condizionata dalla poca energia disponibile, e soprattutto dai pochi stimoli. Avremmo voluto fare di più ma non ci siamo riusciti e il pareggio in fondo è giusto». Telegrafico Castelli, allenatore del Galliera: «La partita stata complessivamente abbastanza bella. Noi abbiamo sopperito al minor tasso tecnico e all’uomo in meno con grande impegno e abbiamo, credo giustamente, pareggiato. Purtroppo il pareggio non è bastato a evitarci la retrocessione».

Antonio Turola