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«Non sono preoccupato La Spal è in vantaggio»

di Paolo Negri
«Non sono preoccupato La Spal è in vantaggio»

Il diesse: mi scoccia averlo rimandato ma arriveremo al nostro obiettivo

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FERRARA. Precauzioni d’uso: fare tabelle non ha senso. Concentriamoci su quanto potrà accadere domenica 27, non dopo. Perchè le previsioni sono impossibili. Perchè - in proiezione - potrebbe anche capitare che Santarcangelo, Real Vicenza, Spal, Mantova e una tra Delta Porto Tolle e Forlì (tornate in lizza per l’ottavo posto, ma che il 27 si affronteranno tra loro) terminino tutte a quota 51 punti: e allora vai di classificone avulso.

Per la Spal, meglio andare sul semplice. Dunque: biancazzurri promossi matematicamente se vincono a Mantova; o se pareggiano al “Martelli”; o se perdono e contemporaneamente la Torres finisce ko a Rimini. Al Bellaria ed alle altre combinazioni ci si penserà - nel caso - dopo la sfida in terra virgiliana. Se andrà bene, allora... benone. In caso contrario ricordiamoci che se anche la Spal centrasse l’obiettivo all’ultimo turno, il suo dovere l’avrà fatto in pieno. Semmai si potranno (si dovranno, si devono) fare altre valutazioni, complessive e di prospettiva, sulle necessità per la prossima stagione. Quella di una serie C unica estremamente difficile, competitiva, in cui - per consolidarsi, prima di tentare l’ascesa in cadetteria - servirà mettere dentro alcuni pezzi di valore e di personalità. Anche per questo in casa Spal ci si è rammaricati di non aver timbrato domenica il lasciapassare per il piano superiore: averlo fatto avrebbe significato iniziare a mettere in atto una programmazione già impostata. Ma parlare di futuro, fino a quando non vi è certezza dello stesso, è sconsigliabile. I volti scuri dei vertici societari erano imputabili anche a ciò. Il d.s. Davide Vagnati, però, ieri ha escluso qualsivoglia allarme. Gli frullano, sì, anche perchè il raziocinio del dirigente si mescola a chi dentro è ancora un po’ giocatore e - se potesse - scenderebbe in campo già oggi o domani.

«Tre cose mi hanno dato fastidio - sottolinea Vagnati -: non aver vinto, aver dovuto rinviare la promozione, e dover aspettare due settimane prima di rigiocare. La sosta (domenica è Pasqua; ndr) mi “rompe”, sarebbe bello giocare subito, con l’obiettivo vicino. Prima centriamo la C e meglio è, per tutti. Un anno fa la Spal era in D, ora può arrivare in una categoria importante: sarebbe un traguardo di prestigio per la proprietà come per la città, oltre che per la squadra».

E ciò che è successo in Santarcangelo-Mantova non le ha dato fastidio?

«Il fatto che i romagnoli abbiano... difeso lo 0-1? Sperare negli altri non ha senso, se avessimo battuto la Virtus Vecomp non faremmo questi discorsi. Era la giornata giusta per chiudere i conti, sarebbe stato bello anche per i tifosi: una Pasqua senza l’assillo di dover aspettare».

Il suo volto domenica tradiva preoccupazione...

«No. Erano solo amarezza e delusione. Non sono preoccupato: arriveremo al nostro obiettivo».

Certo che con la Virtus, come col Forlì, avete fatto scappare la vittoria nell’ultimo quarto d’ora.

«Un buon primo tempo, con tre/quattro palle-gol importanti. Nella ripresa, dopo il vantaggio, abbiamo invece avuto quindici minuti di grande difficoltà a livello gestionale, ed abbiamo sofferto. Difficoltà che hanno determinato il risultato, ed abbiamo anche rischiato di perdere, pur se con Paro e Personè abbiamo a nostra volta avuto le chances per il 2-1».

Sul gol al passivo, e non solo, la squadra era troppo dietro, ha dato spazio ai veneti.

«Una concorso di colpe. Ma sono gare difficili, a fine stagione si vive molto di episodi. A Mantova faremo bene, anche per il fattore psicologico».

Nel senso?

«Se nelle ultime partite siamo stati un po’ titubanti, a Mantova potremo permetterci un atteggiamento più sereno. Certo, loro sono forti, ma dovranno vincere a tutti i costi, mentre noi sapremo che all’ultima col Bellaria avremo un’altra possibilità per imporci. Inoltre, dopo il Bassano siamo la squadra che ha perso meno (5 sconfitte la capolista, 6 la Spal; ndr). Dovremo centrare la prova, a livello mentale e tecnico, ma non è scritto da nessuna parte che a Mantova non facciamo punti. E, in generale, siamo in una situazione positiva e di grande vantaggio».

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